Pis del Pes

POSTED ON 17 Mag 2021 IN Landscape

Pis del Pes /01

Quando arriva maggio la camminata al Pis del Pes è un grande classico. Io non conosco nessun cuneese che non sia stato almeno una volta da queste parti, è un evento e la domenica sembra di essere in piazza Galimberti. Ci si arriva dopo un’ora di cammino dal rifugio di Pian delle Gorre, nel comune di Chiusa Pesio. In questo periodo dell’anno lo scioglimento delle nevi porta alla formazione di questa piccola serie di cascate e da qui nasce il fiume Pesio. In realtà il Pis del Pesio non è solo un getto d’acqua temporaneo, ma una vera e propria grotta percorribile per quasi 1922 metri di sviluppo e 89 di profondità; uno spettacolo della natura. E quest’anno, dopo aver visto mille e mille foto, ho deciso di salire anche io. Ho scelto due posizioni: dietro il getto principale, in un piccolo antro nascosto, e quasi frontalmente nel punto in cui al culmine della salita si scorge la cascata. Per scattare la prima foto mi sono completamente bagnato (o quasi)(acqua ovunque), per la seconda invece ho utilizzato un filtro ND che mi ha permesso di portare il tempo di esposizione a 25 secondi. Per compiere tutta l’impresa (salita, discesa e foto) ho impiegato poco più di due ore: il tempo indicato per la sola salita è di 1h e 40′. E infatti adesso sono leggermente stanco.

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La foto di copertina è stata selezionata per essere una delle dodici immagini del calendario 2023 di Paroldo – Altra Langa dal titolo “Le forme dell’acqua” con questa motivazione:

Non poteva mancare una rappresentazione della forza, irruenza, maestosità dell’acqua, e questa fotografia ne rende bene l’immagine. Guardandola, capita, prima di vederne i dettagli, di sentire il rumore della cascata. L’occhio viene guidato allo scroscio da un abile uso della cornice circolare, forse ottenuta con un obiettivo fisheye, nella quale le ombre, giustamente, restano ombre e i dettagli si devono intuire. Crediamo di conoscere il luogo, sappiamo che si deve raggiungere in primavera, scarpinando, e facendo finta di non vedere i cartelli di pericolo. Quindi complimenti anche per questo.
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