Il fish-eye è un obbiettivo difficile. Si deve usare con parsimonia, molto raramente. Almeno questo è quello che dice il pensiero comune. Io invece sono talmente innamorato di questa lente che la uso (probabilmente) a sproposito. E’ diventata una lente di quelle ‘sempre con me’. Magari solo il 50 e il fish-eye. Perché con l’effetto occhio di pesce è possibile rendere interessanti delle situazioni che non lo sono. Questa foto è nuovamente scattata allo skatepark del Parco Dora. Era appena calato il sole ed ormai era giunta l’ora blu. Ho posizionato il cavalletto sulla passerella superiore (che domina la struttura) facendo in modo che il tubo zincato che funge da ringhiera fosse ben presente nell’inquadratura. E credo che ne sia uscita fuori una composizione interessante.