Ormai è ufficiale. Grazie al focus peaking della EOS R sono entrato nel rutilante mondo delle ottiche vintage; anche perchè mi sono trovato in casa un bellissimo esemplare di Гелиос 58mm 44-3 F/2 MC, quello che comunemente viene chiamato Helios: l’obbiettivo più diffuso al mondo (e forse anche il più economico). L’avevo comprato per una cifra intorno ai 20 euro qualche anno fa insieme alla Zenit 122. E’ un obbiettivo prodotto in diverse versioni intorno agli anni 60: focale 58 tipica di quel periodo (per problemi di luminosità del 50mm), 8 lamelle e 6 lenti in 4 gruppi, copia del più celebre e antesignano Zeiss Biotar del 1930. Quella in mio possesso è la terza versione (ne hanno prodotto 7) con attacco a vite m42 (ho comprato un adattatore K&F Concept) con la caratteristica di essere il primo con il trattamento Multicoating delle lenti (da qui la definizione MC nel nome). Ultimamente è tornato in auge per via di un effetto che viene definito swirly: a tuttaapertura produce uno sfocato a cerchio con dei bokeh morbidi e intriganti. Ci proverò nei prossimi giorni. Intanto grazie alla sempre bellissima Edith ho scattato qualche ritratto in studio: nella prima immagine il fuoco è decisamente preciso, mentre nella seconda ho sofferto di un po’ di front-focus; ma sono le prime prove. Certo, la nitidezza è ancora un’altra cosa, ma ad essere sinceri pensavo decisamente peggio. L’effetto onirico è comunque assicurato da una morbidezza difficilmente controllabile. Ah, la magia del vintage…
Mai riporre la vostra speranza in un principe. Se avete bisogno di un miracolo, riponete speranza in una strega.
– Catherynne M. Valente
In origine avevo pensato a questa immagine in bianco e nero. Edith mi aveva chiesto una foto con la maglia dedicata ai Nirvana, ma il rosso non era adatto al colore dei suoi capelli. In fase di post-produzione ci siamo accorti che nella versione monocromatica la foto diventava spenta, perdeva la sua forza e quindi abbiamo deciso di lasciarla a colori. Quando si è trattato di discutere del tipo di rapporto fra il rosso della maglietta ed il fuxia dei capelli ci siamo persi fra contrasto, tinta, orrore, codici esadecimali. Edith però ha trovato la definizione migliore: “Fanno a pugni”.
Devo ammettere che con Edith mi sono scatenato in quanto a fantasia. :) In tutte le foto guarda verso sinistra, sarà un simbolo. Vi dovevo raccontare la sua storia. Non proprio la sua personale, che conosco poco, ma di come siamo arrivati a scattare insieme. Ho visto Edith ad inizio Giugno, alla festa della birra di Beinette (prestigiosissima). Era scatenata, rideva, ballava, si divertiva con le sue amiche; e non ho potuto fare a meno di notarla: mi piaceva molto il suo look, aveva queste lentiggini strepitose ma soprattutto era l’unica, fra le millemila persone della festa della birra, con i capelli fuxia. :) Non avevo mai fotografato una modella con i capelli fuxia. E difficilmente riuscirò a trovarne una seconda. Tempo 48 ore, grazie ai potenti mezzi messi a disposizione da Mark Zuckerberg, ed era nel mio studio. Ed è proprio come uno se l’aspetta: bella, sfrontata, vivace e radiosa. E anche un po’ fuxia.