Leri Cavour è una frazione di Trino, in provincia di Vercelli, è una delle antiche grange fondate dai monaci cistercensi nel basso vercellese, un tempo possedimento di 900 ettari della famiglia Benso di cui fu conte Camillo Benso. Tra la moltitudine di paesi fantasma in Italia è forse uno dei più controversi, abbandonato a se stesso, tra qualche barlume di rinascita. Per la storia vi invito a leggere Paese Abbandonato di Alberto Bracco, in cui troverete tantissime informazioni, anche sugli sviluppi recenti.
Per me Leri rappresenta qualcosa di importante: sono sempre rimasto affascinato dalla storia del Risorgimento italiano e soprattutto dalla figura di Camillo Benso conte di Cavour. E pensare che in queste terre è nato il pensiero che avrebbe portato, oltre 150 anni fa, all’unità d’Italia mi rende triste. Qualche anno fa, in occasione dell’anniversario, si era tornato a parlare di Leri Cavour e sono anche iniziati dei lavori per rilanciare il paese, addirittura come museo del
Risorgimento. Di quel
barlume di speranza è rimasto davvero poco: qualche rete da cantiere e poco altro.
Adesso il paese è aperto ai curiosi e ai vandali, recentemente anche la chiesa, rimasta chiusa sino a qualche anno fa, è stata violata. Un paese, una nazione, non dovrebbe mai dimenticare il suo passato: è un delitto mortale perché impedisce di imparare dai propri errori. Nelle foto ho preferito evidenziare il palazzo del Conte, l’unica parte interessata dai restauri di qualche anno fa. Con poco potrebbe tornare a splendere, i soffitti sono ancora maestosi e carichi di storia. L’unica consolazione è sapere che i turisti di passaggio (e sono tanti) possono ancora liberamente visitarlo, e si intravede una considerazione maggiore rispetto ad altri luoghi abbandonati: forse è ancora lo spirito del Conte a vegliare su questi muri.
La Chiesa di Leri Cavour è dedicata alla Natività di Maria Vergine. È attribuita [senza fonte direbbe wikipedia] all’architetto monregalese Francesco Gallo e risale alla seconda metà del settecento. Ci siamo capitati quasi per caso: stavamo tornando da Vercelli e passando per Trino abbiamo deciso di fare una deviazione molto veloce; sinceramente trovare la Chiesa aperta è stata una piacevole sorpresa dato che le ultime notizie la davano per murata. Nonostante la distruzione perpetrata da vandali e teppisti è ancora oggi -a oltre 10 anni dall’abbandono- davvero bellissima.
Nel marzo del 2016 alcuni vandali hanno sfondato la porta della chiesa. Una volta entrati hanno dato sfogo alla furia rompendo candelabri, scoperchiando l’altare e danneggiando le piante. I teppisti si sono poi spostati in sagrestia, buttando in aria tutto. Hanno preso pile di libri, conservati dall’ultimo parroco che nel 2009 ha celebrato messa, monsignor Claudio Sandra, li hanno accatastati vicino all’altare e dati alle fiamme. I delinquenti hanno risparmiato le statue religiose, i banchi in legno e altri oggetti ornamentali.