Il Mausoleo Crespi si trova in cima ad una collina, nel paese di Nè, in provincia di Genova. Arrivarci non è per niente facile: si sale e si scende in mezzo ai rovi, si striscia, si scavalca. Se quando sei quasi arrivato ti accorgi di aver lasciato il treppiede in macchina la distanza da percorrere praticamente si raddoppia: ma è tutta attività fisica e bestemmie.
Il mausoleo è diviso in 2 parti: al piano superiore troviamo una piccola e meravigliosa cappella, mentre al piano inferiore le tombe della famiglia. Purtroppo negli anni i vandali, nonostante la posizione infelice, non hanno risparmiato le vetrate, le porte, l’altare e nemmeno le bare: sono stati portati via i busti, le vesti talari e diversi suppellettili. Un vero peccato perché il Mausoleo è un piccolo gioiello architettonico e un pezzo di storia molto importante del nostro paese.
Cari signori, non avete neanche la minima idea… Non discendiamo da una ricca famiglia di cotonieri e non abbiamo neanche parentela col Corriere della Sera.
Pur non discendendo da una ricca famiglia di imprenditori (che in controtendenza consente alla loro badante di essere sepolta con loro; che in controtendenza realizza nei pressi aziendali un villaggio, rendendo più confortevole e comoda la vita di operai e famiglie) e pur non avendo parentele col Corriere della sera; posizioni di ricchezza e prestigio non desiderate né invidiate; restiamo dispiaciuti nel vedere abbandonato all’incuria e al vandalismo un pregevole e singolare complesso nonché la mancanza di rispetto dei sentimenti umanamente dovuti ai morti (forzate le tombe, dispersa la corrispondenza personale, sottratti busti, statue, arredi ed oggetti anche di culto, rotte porte, vetrate e finestre, ecc.) ed ai i vivi i quali ultimi non possono più godere al meglio di tale bella opera e del suo significativo e completo contenuto.