Inseguendo una libellula in un prato, e dopo essermi perso, mi sono ritrovato in una selva oscura ché la diritta via era smarrita. E uscendo dal buio sono inciampato in un vecchio casolare abbandonato di due piani alla periferia di una grande città del Nord Italia (Torino). E qui era tutto devastato da tempo immemore, con la natura che ha deciso di riprendere il controllo della situazione. Immagino che in tempi recenti possa essere stato rifugio di qualche sbandato, adesso è interessante solo un paio di graffiti di livello e una tappezzeria vintage e colorata, a tratti anche ipnotica tipica dei mitici anni ’70, che l’umidità ha iniziato, da tempo, a scollare da muri e a rendere maggiormente affascinante.
Come funziona la ricerca dei posti abbandonati? Tutto parte dalla curiosità, il desiderio di conoscenza e la passione verso l’ignoto e dopo vengono sere passate a leggere articoli di giornale, ricerche sulle mappe e sui social, passaparola… ma… non sempre le esplorazioni vanno come vorresti, le pianifichi cerchi il posto su google maps fa ricerche su cosa dovresti trovare e poi invece di un bel collegio ti ritrovi una vecchia cascina abbandonata. Per fortuna una bella stanza con della carta da parati anni 70 e alcuni graffiti hanno meritato comunque tanta strada. (Lorena Durante)