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Un salto al #Salto13
Venerdì scorso ho fatto un SalTo (perdonatemi il gioco di parole) al Salone internazionale del libro di Torino. Era venerdì (quindi un giorno lavorativo) ma la quantità di gente in coda all'entrata mi ha quasi fatto desistere. Ho resistito e mi sono messo pazientemente ad aspettare. Il mio obbiettivo era di scattare foto di ritratto e street interessanti (si, alla fiera del libro) e divertirmi con i visitatori (e magari comprare qualche libro). Sono riuscito in parte nel mio intento (ho comprato qualche libro). Per fotografare ho utilizzato un approccio tecnico diverso dal solito. Ho impostato il mio fedele 24-70 alla massima apertura e scelto di scattare sempre (o quasi) a 1600 iso: non volevo in nessuno modo incorrere nel mosso (anche artistico). L'esposimetro mi indicava sempre cifre ...
Villa del Cavaliere
La Villa del Cavaliere è un incubo che si realizza. Era un mio obbiettivo da tanto tempo, avevo già tentato senza risultati, ma finalmente, in un caldo e torrido ferragosto, sono riuscito a sfatare il mito di San Giorgio. Si, perché questa incredibile villa prende anche il nome dalla scultura nel salone principale che sembra rappresentare la leggenda del martire, il bene che sconfigge il male, di San Giorgio che uccide il drago. E l'accostamento è sin troppo facile, naturale, fisiologico.
La leggenda narra che Giorgio fosse un nobile cavaliere errante, originario della Cappadocia (nell’attuale Turchia), di fede cristiana. Apostolo su un bianco cavallo, giunse un giorno nel regno di Silene, in Cirenaica, che era funestato dalla presenza di un terribile drago, la cui forza distruttrice p...
Col de Mayola
Questa mattina sveglia alle 5.30 (infatti adesso sono un pelo stanco) e partenza alla volta di Nizza dove salendo verso Nord (uscita autostrada St.Isidore) si incontra la valle del Var, splendida meta per escursioni naturalistiche. Con gli amici del C.A.I. di Imperia (in tutto eravamo una trentina di persone), arrivati al paese di Rigaud (600 metri slm), siamo partiti per una interessante escursione di trekking verso il Col de Mayola (1596 metri slm). Nonostante le pessimistiche previsioni del tempo il sole ci ha scaldato (pure troppo) ed accompagnato sino alla vetta, vetta dalla quale si ammira un panorama spettacolare. Certo svegliarsi all'alba e camminare per sette ore filate non è facile, ma le emozioni che si provano a contatto con la natura e la soddisfazione di ammirare il paesaggio...
Uno spettacolo chiamato Marato...
Le polemiche dedicate al gol irregolare di Trezeguet hanno spostato l'attenzione della stampa e della televisione. Lo spettacolo maggiore allo stadio Olimpico di Torino non l'hanno fornito nè Recoba nè Del Piero (forse Rocchi), ma bensì i tifosi del Toro con una coreografia spettacolare che ha lasciato senza parole tutti i 22 giocatori in campo e non solo. L'impatto scenico è stato qualcosa di magistrale e incredibile: da brividi. Solo chi era allo stadio (purtroppo pochi, stadio di merda!) può aver apprezzato la magia che si è venuta a creare in quei momenti. Io sono rimasto impietrito, estasiato. Bellissimo, meglio di un gol di Rosina.
La Villa dell'Aquila
Questa Villa è quella che solitamente viene definita una capsula del tempo, cioè un spazio chiuso che si è fermato, come congelato, ed è rimasto immutato nella sua epoca. Ci sono sensazioni che si colgono insieme all'essenza di un luogo e che diventano parte integrante della fotografia; e fra queste pareti ho respirato un senso di tranquillità e di pace che ho poi riscontrato anche nelle immagini. Probabilmente perché sono riuscito a fotografare con calma, con tutta la lentezza del mondo: non ho percepito ansia, non ho sentito quel fiato sul collo e quell'adrenalina che sono tipiche di questo tipo di esplorazioni. Mi sono tolto anche il lusso di fotografare con 3 obbiettivi e 2 corpi macchina diversi per cogliere tutte le sfumature di questa dimora abbandonata.Viene definita Villa dell'Aqu...
Ex Autoparco Militare di Cambi...
Ci sono luoghi abbandonati che si riempiono di fascino, vita e lasciano a bocca aperta. Poi ci sono invece location meno interessanti dal punto di vista emozionale, ma che io ritengo altrettanto importanti dal punto di vista fotografico e, perché no, anche storico. L'Ex Autoparco Militare di Cambiano fa sicuramente parte di questa seconda categoria di esplorazioni: perché se da un lato non nasconde nulla di tangibile, di immediatamente riconducibile all'uomo, dall'altro lato mette in mostra una bellezza e una fotogenia da non sottovalutare. Questo enorme spazio (oggi di proprietà del demanio) nasce come campo d’aviazione a inizio Novecento, per poi essere trasformato in parco per veicoli militari negli anni della Guerra Fredda. Quindi il declino, specialmente negli ultimi anni: quell'enorm...