La Göba, a Niella Tanaro, è il classico esempio di discoteca andata in rovina. Enorme, diverse sale da ballo, tre piani più due, un’insegna gigantesca, pizzeria, un clima un po’ da balera. Almeno questa è l’idea a luci spente. Non ho ben capito come potesse funzionare all’epoca: i soliti beneinformati mi dicono fosse un luogo di enorme successo. Io sinceramente stento a crederci. Non ho ben capito perché la struttura è organizzata in modo strano: ho visto due piste da ballo, una più moderna e l’altra dedicata al classico (e il disegno sulla parete con i due anziani che ballano non lascia spazio a molte interpretazioni). Un ristorante tipico ed una pizzeria con forno a legna. Un guardaroba all’entrata e forse due ingressi separati. E poi uno stranissimo sottotetto e un ancora più strano seminterrato con, mi sembra di aver capito, un paio di lunghissimi campi per il gioco delle bocce; date le dimensioni avrebbero potuto anche giocarci a pallone elastico (solo qualche problema di altezza).
E poi ci sono degli oggetti anche un po’ particolari. Nella stanza di entrata, dove si trovavano la cassa ed il guardaroba, c’è ancora un telefono a gettoni; uno degli ultimi (di quelli che non funzionavano mai) ed era davvero tanto tempo che non ne vedevo uno. In un’altra stanza invece, in disuso da tempo, una strana macchina: penso per produrre la pasta, ma non sono un esperto del settore e quindi potrei anche sbagliare sulla reale funzione. I vandali qui non sono ancora entrati (non troppo almeno) forse per una forma di rispetto verso la magia e la gioia che questa discoteca/pizzeria/ristorante/balera ha riservato ai suoi frequentatori. Mi piace pensare così.
Girando per la struttura si trova un po’ di tutto. C’era anche una zona adibita ad albergo, almeno credo, con diverse stanze, tutte con bagno privato (e uno stile molto anni ’70). L’impianto di riscaldamento occupa un paio di locali, ma la zona che mi ha colpito di più è sicuramente il seminterrato: si raggiunge attraverso una scala decisamente ripida e buia (sembra di andare in una cantina) e arrivati sul fondo si apre un’enorme sala, mattoni a vista e molto luminosa, con due campi da bocce, un bagno con la scritta WC dipinta in modo grossolano con la vernice e una serie di suppellettili assurdi fra i quali spicca un cartellone pubblicitario di un noto mobilificio: è interessante perché il numero di telefono è a 4 cifre senza prefisso. Su Facebook ho trovato un bellissimo gruppo di assidui frequentatori de ‘La Göba’ e i loro ricordi sono una via di mezzo fra la nostalgia e la commozione. Ho copiato alcune frasi e rendono bene l’idea di che luogo meraviglioso fosse la Göba di Niella Tanaro. ;-)
Io andavo solo in discoteca… nella sala sotto… sopra c’era il liscio! Ricordo un carnevale bellissimo, io e la mia amica avevamo vinto anche una coppa per la terza maschera più bella! Questo fine anni ’80 e poi anni ’90, era venuto DJ Albertino… e tanto altro… Tempi troppo belli! Ti divertivi un casino!!! (A.M.)
Alla Göba venivo a ballare sia il liscio nella saletta di sopra e sia in discoteca di sotto. Nel ’91 ho anche servito nel ristorante sia a capodanno che i sabati e le domeniche. Comunque sono stati anni bellissimi e pieni di ricordi. :-) (T.N.)
Tempi fantastici: taxi da Mondovì, pizza, birretta e poi giù di Bols (quello blu) o Batida di Cocco. Miracoloso il fatto che ad oggi il fegato funzioni ancora alla grande!!! (M.R.)
La Göba!!! Mamma mia quanti ricordi! GRILLO, i POOH, STEFANIA ROTOLO, i miniassegni, 500 lire di entrata, i complessi del sabato sera, GIGI al bar… (P.L.)
La Goba… diventata poi scacco matto… Ho iniziato ad andare a 14 o 15 anni ogni tanto al sabato, quando si poteva, quando ci portavano… era la seconda casa… divertimenti in zona non ce ne sono… o li’ o li’ x incotrare gente. Mi piaceva camminare sul pontino, sedermi al lato della piscina. Mi e’ sempre piaciuto ballare e mi piaceva ballare nella saletta piccola. Era bella, stillosa, amichevole, alla fine ci si conosceva quasi tutti… Il fumo che spruzzavano che sapeva di limone… imboscarsi dietro al dj dai divanetti o nel parcheggio :P
Mi fa male vedere queste foto… un bel locale lasciato andare in rovina… Ho anche lavorato la’ sia come PR sia come guardarobiera… e anche a servire ai tavoli del Nostradamus… Certo andavo anche a ballare a M.vi’ o a Lurisia… ma per me e’ sempre stato: Goba inverno, Fonti a Garessio l’estate.
Dal 1977 al 1981 ho avuto il piacere di suonare molto ma molto spesso in questo locale, anzi, la prima esperienza è stata nel 1975 nella sala inferiore, avevamo un gruppo R&B, serata indimenticabile, poi negli anni successivi nella sala del liscio. Non vorrei sembrare troppo sentimentale, avevamo venticinque anni e il futuro sembrava roseo ma sono stati veramente anni mitici. Ricordo con simpatia mister Bosco il patron e molti clienti affezionati, ricordo serate memorabili con grandi star e non posso dimenticare le serate di spogliarello che creavano situazioni a dir poco paradossali. Forse è vero, col passare del tempo tutti i ricordi diventano belli e mi pare che tanti clienti di allora concordino con me.
Mi dispiace che ne parli con tanto disprezzo nella tua presentazione, per quelli della mia età è stato un punto dove darsi appuntamento fisso il sabato sera, e nell’ultimo periodo anche la domenica pomeriggio, era molto bella. All’entrata c’era il guardaroba, poi una scala sulla sinistra portava al liscio e un corridoio sulla destra alla discoteca che era bella grande e divisa in 2 grosse sale ma ad ambiente unico a sinistra c’era il bancone bar e a destra del bar la dj console rialzata su una torretta.dalla parte destra all’opposto in fondo c’era un palco, dove anche io sono stata premiata come maschera più simpatica. Mi fa molto male vederla così distrutta, perché per me è sempre stato un posto fantastico, arrivavano ragazzi da Alba, da Albenga,,.Da Cuneo… Addirittura da Torino. Poi hanno aperto una birreria un po’ lugubre con casse da morto scheletri….Se non ricordo male il notradamus o qualcosa di simile. Però se non l’hai mai vista prima credimi era una gran signora sala da ballo altro che quei “ghiciu” di adesso dove muori di caldo e li riempi con 50 persone
La Goba …così si chiamava perchè il Sig.Bosco era tifoso della *******.
Ci sono veramente cresciuta, già da bambina ci andavo perchè accompagnavo la mia mamma che amava ballare il liscio . Ricordo il venerdì sera intorno alla mezzanotte, si invitavano tutti i minorenni a scendere in discoteca perchè nella sala superiore facevano lo spettacolo di spogliarello. Moana Pozzi ,Cicciolina e le più famose spogliarelliste si sono esibite alla Goba. Ho frequentato la scuola di ballo e festeggiato i miei 14 anni, ricordo con piacere le luci dell’enorme lampadario centrale spegnersi e il Sig. Bosco in persona spingere il carrello con la torta e le 14 candeline accese .Negli anni sucessivi, ho lavorato alla cassa del bar e la mia mamma in guardaroba. Ricordo che il figlio del Sig. Bosco aveva aperto un locale adiacente alla discoteca che si chiamava Clipper ed era riservato ad una clientela più adulta. In discoteca c’erano 2 piste, una con il pavimento d’accaio e l’altra rialzata da alcuni gradini con i classici mattoncini colorati e la sfera stroboscopica che andava a quei tempi … ho ballato, riso, pianto,lavorato e conosciuto il mio primo amore tutto in quello che senza ombra di dubbi era il più bel locale degli anni ’80. Il mio pensiero va al Sig. Bosco e a sua moglie, un caro saluto a Gianni.
Mi pare che il locale abbia aperto nel “72 o “73. Io a quei tempi passavo l’estate a San Michele M.vì dai nonni e, a volte, ci si andava anche in bici, poi con il motorino. Ricordo che il sig. Bosco, per annunciare l’apertura, aveva fatto affiggere dei manifesti in tutta la zona con la scritta “URGE SPIANARE LA GOBA” e tutti si chiedevano quale fosse il significato. Poi la sorpresa….. una sala da ballo. Nei primi anni di apertura il locale ha avuto un successo incredibile, non si ballava il liscio ma, come andava di moda a quei tempi, i complessi suonavano una serie di balli veloci del momento (la disco music anni 70) e a seguire una serie di lenti, che noi ometti aspettavano con ansia, per cercare di portare a ballare la ragazza che avevi adocchiato .Non mancava naturalmente il classico riposino di tanto in tanto, durante il quale partiva la discoteca. Io ho anche fatto un pochino il DJ in quel periodo, ma limitato al solo momento di pausa dell’orchestra, anzi, meglio dire del complesso, perché allora i musicanti si definivano così. Il locale sempre pieno, ragazzi arrivavano da tutta la provincia e dalla Liguria. In seguito hanno aperto il ristorante pizzeria. Purtroppo non ho più frequentato il locale dopo la fine degli anni 70. La sala da ballo si è poi “convertita” a sala liscio.. ma non ho ne ricordi ne testimonianze. Da parte mia, posso dire che gli inizi sono stati bellissimi, non facevi altro che aspettare il sabato sera per varcare la soglia di quel locale.
sono la cugina del Signore Bosco Beppe. Sono di Nizza
Ma Nizza Monferrato? Io di Acqui Terme.
Erano. Bei tempi dal 88 al 95 ho frequentato anche quando trasformata in pizzeria ma nulla aveva a che vedere. Era un posto bellissimo
Ciao, ho frequentato “La Göba” dal 1988 al 1999 circa, per me è stato un locale fantastico, le prime uscite i primi flirt,e lì ho conosciuto mia moglie in un anonimo giovedì sera di settembre del 1991, mi ricordo altri locali della zona all’epoca, “Hippodrome” a Magliano Alpi, “Rouge e Noir” a Lurisia, il “Christ” a Mondovì, “l’altro Mondo” di Alba, “Teatro del Mondo” a Carrù, il Pappilon a Ceva e via via tanti altri come le fonti a Garessio…alla Göba vi era la parte al piano terra che era discoteca divisa in due una parte più intima chiamata “eclipse” con pista rettangolare e piccolo bar e una composta circolare più ampia e luminosa con ampia spazio per il bar, poi verso fine serata si saliva alla sala superiore per fare due passi di walzer o altri balli del liscio…era veramente un bel locale per l’epoca, peccato sia stato abbandonato in questo modo. Quelli della mia generazione hanno lasciato sicuramente una parte del loro cuore in questo locale. Saluti a tutti Tino.
Bei ricordi io ho lavorato come dj per un bel po di tempo meraviglioso ci si conosceva tutti impossibile mancare al sabato. .veramente brutto vedere che tutto è finito male era una discoteca molto grande 2 piste sotto e liscio sopra x me non esisteva di meglio
Tantissimi bei ricordi, per noi ragazzi di Niella Tanaro era motivo di orgoglio avere un così bel locale nel nostro piccolo paesino… ora è triste vederlo in queste condizioni!!! Un caro saluto a Gianni. Massimo Cavarero
Con il mio gruppo CLASSE UNICA ci abbiamo suonato fino al 1978. Un locale che ci era sempre piaciuto con un pubblico semplice ed affabile. Certo che rientrare a Torino con la 128 e la nebbia era proprio un lungo viaggio. Un salutone a tutti gli amici di allora. Roberto Ferrari
Ciao a tutti, ho frequentato il locale dal 79 al 84 e ricordo molto volentieri tutti i sabati passati alla Goba.
Con i miei amici di Carcare venivamo spesso perché il locale era molto bello e come tutti quelli della mia età si andava per conoscere ragazze nuove.
Ma soprattutto si andava per ballare la musica funky perché nelle discoteche valbormidesi mettevano solo discomusic.
Ricordo con nostalgia anche il dj Giacchello di Cengio molto competente e anche comprensivo(rompevo sempre per mettere pezzi funky ascoltati in radio o al rouge et noir di
Lurisia).
Ciao,mi ricordo quanto mi sono divertita con le mie amiche ,noi eravamo in vacanza a Mombasilio vicino a cena negli anni 80 o giù di lì,una sera avevo conosciuto un ragazzo molto carino che si chiamava Aldo insistette per avere il numero di telefono ,io timida com’ero non glielo diedi pentendomi molto, ma chissà…..ciao a Tutti
Quanti bei ricordi passavo il sabato sera e a volte anche la domenica pomeriggio
Ciao a tutti, qualcuno di voi gentilmente sa dirmi in che anno ha chiuso la Göba? Grazie