In questi giorni, ripensando all’anno appena trascorso, mi è capitato di trovare l’hashtag #cheannointenso, ma credo che quando si guarda indietro nel tempo, osservando le foto del passato, non si può fare a meno di notare l’enorme mole di ricordi ed emozioni vissute. Non saprei come definire il mio anno, intenso è sicuramente un aggettivo corretto, ma anche pesante, deludente, faticoso e molesto credo siano termini che possano adattarsi bene a questi 12 mesi. Sono partito fortissimo, le prime due immagini del best of sono dei primi giorni di gennaio, l’inizio del 2024 era stato molto promettente, poi è andato in caduta libera e non sono ancora riuscito a ripartire. Ci sto provando e forse con nuovi stimoli (che sto cercando) riuscirò nel mio tentativo. Non ricordo nemmeno l’acquisto di attrezzatura fotografica e questo non è un bel segnale.
E come sempre si conclude con i buoni propositi per l’anno nuovo, fotografici e non. Vorrei viaggiare fotograficamente, sia in piccolo, sia più in grande. Mia figlia vuole andare in Giappone, ma è ancora presto, devo iniziare a pensarci. Poi vorrei tornare al ritratto, anche in studio: quest’anno ho fatto pochissimo e avendo lo studio attrezzato credo che il momento sia propizio. L’anno scorso parlavo di macro, ma poi in realtà ho fatto poco. Ci sono le idee, ma sono anche molto confuse, evanescenti. Ripartenza, ordine e razionalità saranno le parole chiave dell’anno che sta per iniziare. Credo sia necessario voltare pagina, non voglio guardare indietro, devo guardare avanti, al futuro, come sempre, e forse anche di più.
Prima di tutto auguri sentiti per un 2025 che possa portarti quello che desideri. Sul Giappone, io ci sono stato in viaggio di nozze, e davvero merita di essere visitato, dalla metropoli agli anfratti più remoti nascosti alle pendici del monte Fuji. Cultura, religione e stranezze si mescolano e formano un mondo incantato da cui non vorresti più partire. Riguardo ai viaggi più in generale, l’altro giorno un mio amico di New York, anche lui street photographer, ed io abbiamo fatto due passi per la città tutta agghindata per le feste. E confesso che pensavo alle tue foto, e credo che a te New York piacerebbe molto, specialmente quegli scorci di viuzze nascoste ed inesplorate. Se vieni, te lo faccio conoscere, e magari ti portano in giro con il suo gruppo. Ancora tanti auguri.