Se dovessi stilare una classifica delle esplorazioni urbex più belle (operazione che in realtà mi capita, non di rado, di immaginare) sicuramente quella che, in modo originale, è stata definita “La Baronessa” (per una certa somiglianza con il Barone) meriterebbe un posto nell’Olimpo degli Dei. Per tutta una serie di motivi e di racconti, di storie, di leggende, di vere e proprie invenzioni che si celano dietro la breve vita urbex di questa location decisamente intrigante.
L’interno è fantastico e ancora incredibilmente intatto. Non perdo tempo (che in urbex è tiranno) e inizio subito a fotografare: un paio di stanze sono talmente buie che devo ricorrere alla posa bulb superando i 3 minuti di esposizione. Avevo visto poche immagini della Baronessa (salita alla ribalta in tempi relativamente veloci), ma una mi era rimasta impressa nella mente: una stanza da letto con due tappeti a forma di tigre (almeno così mi era sembrato). E come sempre mi accade non riesco a trovarla: sembra una maledizione. Dopo aver girato inutilmente in tutte le stanze intravedo una porta nascosta che mi era sfuggita: pensavo fosse una libreria. Muovo la maniglia e, colpo di scena, finalmente posso ammirare in tutta la loro bellezza le fiere (termine un po’ inusuale per indicare un animale selvatico che è insieme feroce e di grossa mole). È stata impegnativa (per la distanza, le difficoltà in entrata, la situazione luce), ma nel momento di uscire sono riuscito a percepire un’enorme soddisfazione.
Felice di esser il primo a commentare questa meraviglia, tra l’altro, fotografata in modo magistrale, mi sto divertendo a cercarla dalle mie parti in piemonte per poterla immortalare con la mia vecchia fuji 6×9, anche se so giá che non otterrò gli stessi risultati. Comunque spero farai tanti backup dei tuoi reportage, tra intemperie, vandali, ristrutturazioni, ladri e quant’altro, non so quanto rimarrá di tutto ció anche solo tra una ventina d’anni..
Islero: Grazie per i complimenti, la Villa è in provincia di Varese, ma credo che oggi sia stata chiusa e sia controllata.
Avrei giurato si trovasse in basso Piemonte o Liguria, mai avrei pensato che fosse situata proprio nella provincia in cui vivo, magari poi scopro che è a pochi chilometri da casa mia, tra l’altro credo che l’abbia fotografata tu e pochi altri, perchè in rete non ho visto altre foto di questa villa, comunque bene che ora sia controllata, altrimenti nel giro di un paio d’anni, si trasformerebbe in un disastro se divenisse troppo conosciuta. E figurati per i complimenti, anzi, li rinnovo, dal momento che ho visitato alcuni dei luoghi presenti nella tua galleria, ma poi, arrivato sul posto, a volte son rimasto un po’ deluso, dal momento che nella realtà non sono così interessanti come li rappresenti in foto, accompagnati anche da una descrizione coinvolgente. Tuttavia nella tua immensa galleria ho notato che manca l’ex manicomio ( a mio avviso ) più interessante di tutti, almeno lo era 9 anni fa, quando lo visitai, adesso non saprei quanto e se è stato vandalizzato e/o depredato, ed è proprio dalle tue parti.
->Islero: Giuro, è proprio in provincia di Varese molto vicino alle bestie di Satana. :-)
Ti ringrazio per quanto riguarda le foto, bisogna anche però valutare che molto luoghi nel tempo si rovinano e vengono depredati, mentre le foto sono sempre scattate prima.
Per quanto riguarda i manicomi credo di averli visitati tutti, almeno i più interessanti. Dalle mie parti c’è Racconigi e trovi un articolo sul mio blog. Non ho visto Mombello, ma non è dalle mie parti, mentre l’ex manicomio di Colorno devo ancora pubblicarlo. Ma arriverà ed è bellissimo. Qui trovi tutta la serie: https://www.samuelesilva.net/blog/tag/urbex+asylum.
Ah! Chiedo venia, le tue foto dell’ex manicomio di Racconigi, mi erano proprio sfuggite, come sempre, molto belle, e non da meno quelle degli altri ex manicomi, tuttavia non ho mai trovato nessuna foto urbex del manicomio di Racconigi prima del rogo che distrusse due dei tre meravigliosi armadi ai piani alti del Chiarugi, infatti credo che il fatto sia antecedente al 2010, quando di foto urbex se ne vedevano davvero pochissime in giro, inoltre non mi sono mai fidato a camminare all’ultimo piano, nella zona degli alloggi dei dottori, sembrava troppo instabile.
Per quanto riguarda gli ex manicomi del nord e centro italia, credo di averli visitati quasi tutti anche io, a quello di Voghera, ci sono stato addirittura 7 volte nel corso degli anni, mentre quello di Colorno, solo 2 volte, come quello di Mombello, dove ahimè, arrivai troppo tardi, nel 2015 era già parecchio devastato, mentre vidi foto del 2012 con ancora le camere dotate di suppellettili.
Ti ringrazio per gli indizi della baronessa, da quelle parti ci andavo a fare il bagno d’estate e a volte percorrevo proprio una strada dove a due numeri civici consecutivi c’erano due grossi cancelli, uno diverso dall’altro, chiusi con catene arrugginite e semicoperti dalla vegetazione, forse la baronessa è una di quelle due ville, in caso contrario, sono altre due ville abbandonate da scoprire, e, magari, fotografare.