Serendipity è un termine inglese coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo e indica l’occasione di fare scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra (definizione presa da wikipedia). E Casa Serena rientra proprio nel novero delle scoperte assolutamente casuali: eravamo alla ricerca di altro, di qualcosa di molto più aristocratico. Ma in cima a una collina sperduta, nel nulla, abbiamo trovato questa modesta dimora in cerca di autore. E nonostante le qualità estetiche tipiche dell’architettura povera di campagna sono riuscito a cogliere diversi spunti interessanti: devo ammettere che sono molto soddisfatto delle foto, perché da queste immagini spunta e si fa ammirare il carattere sobrio, ma allo stesso tempo dignitoso e onesto, di coloro che hanno abitato fra queste pareti. Il nome è chiaramente inventato e deriva dalla fusione di due elementi: serendipity, come spiegato all’inizio, e da un almanacco del 1995 dedicato alla vita domestica e che si chiamava Casa Serena (trovato in un cassetto della cucina). Sin troppo facile, naturale, fisiologico.