La Caserma Luigi Cavaglià di San Bernardino di Trana ha ammainato l’ultima bandiera nel 1996. Da allora è in stato di abbandono preda del degrado, dei vandali e degli artisti del graffito. Nel 2011 un gruppo di appassionati di softair (26 persone) fu sorpreso all’interno della caserma e denunciato dalle forze dell’ordine insospettite dalle numerose auto parcheggiate nei dintorni. Nel 2016 Ezio Sada, sindaco del comune di Trana, annunciò, con squilli di trombe, il trasferimento a titolo non oneroso di quello che viene definito ex magazzino chimico d’armata San Bernardino al comune da lui presieduto.
L’anno successivo ci sarebbero state le elezioni e sono comprensibili le dichiarazioni del primo cittadino che attualmente è vice sindaco. Sono passati 5 anni da quando il comune di Trana è diventato legittimo proprietario della Cavaglià, ma, duole ammetterlo, la situazione non è cambiata di una virgola nonostante le dichiarazioni bellicose dell’amministrazione comunale. Anzi, con il tempo le cose sono peggiorate e la caserma è ormai inghiottita dalla vegetazione. L’ennesimo miracolo politico italiano. :-(