Ci sono momenti e luoghi che sono incredibili e magici; quello che viene definito, nel mondo urbex italiano, il Palazzo d’oro è sicuramente un luogo magico: stanze antiche, con affreschi, pareti dorate, sedie e poltrone, un pianoforte, tavoli, mobili e letti bellissimi, ricordi di una vita intensa e potente, storie di un passato che è destinato a terminare nell’oblio. Un passato probabilmente anche glorioso che avrebbe meritato un ricordo migliore e più dolce; ma questi sono solo i miei pensieri, le mie elucubrazioni mentali dopo una manciata di minuti, pochissimi se paragonati a chi fra queste pareti ha vissuto una vita intera. Siamo entrati alle prime luci dell’alba, avvolti nella nebbia: un silenzio incredibile, un’attenzione meticolosa a non rovinare l’atmosfera e ad infrangere il tempo. Perché il tempo si è fermato e sembrava essere rispettoso delle memorie che piano piano spariscono. E’ stata una delle mie esplorazioni più intense: per il luogo incredibilmente emozionante e per il gruppo di amici che mi ha accompagnato, senza far rumore. Spero che le foto, e sono addirittura 47, riescano a rendere, almeno in parte, l’idea della magia.
Se cerchi un tesoro devi cercarlo nei posti meno visibili, non cercarlo nelle parole della gente, troveresti solo vento.Cercalo in fondo all’anima di chi sa parlare con i silenzi.
– Alda Merini