Quella di Villa Vecchi è una delle esplorazioni più strane che abbia mai affrontato; ci siamo avvicinati al cancello (aperto) e subito abbiamo notato (da lontano) la presenza di una macchina. Solitamente non è un buon segno. Appena arrivati davanti all’entrata ci è venuto incontro un signore di una sessantina d’anni in compagnia di un cane lupo. Noi siamo rimasti sul vago “passavamo di qua per caso, firulì firulà” e lui si è offerto, fra il nostro stupore, di farci da guida. In sua compagnia abbiamo perlustrato il bellissimo giardino e gli interni della villa e ci ha raccontato le storia di questo meraviglioso pezzo di Emilia. Lui non è il proprietario, è semplicemente un abitante di Staggia (siamo a due passi da Modena) con una passione incredibile per la storia della sua terra. La struttura è bellissima, ma in avanzato stato di abbandono. Un vero peccato, soprattutto per il giardino all’inglese che meriterebbe di rinascere a nuova vita.
In frazione Staggia, all’incrocio fra via Chiesa e via Gallerana, si trova Villa Vecchi (già Malavasi). Fu costruita nel 1790, come risulta dalla data all’interno dello scalone; caratterizzata dalla forma a U, chiusa nel quarto lato da un diaframma murario in cui si apre il portale d’accesso; all’interno, un piccolo ma prezioso giardino con fontana adorna della statua di Flora. E’ quindi circondata da ampio giardino romantico, “all’inglese”.