Villa Minetta si trova a Novi Ligure, che a dispetto nel nome è in provincia di Alessandria, in Piemonte. Qui visse quello che all’epoca era l’uomo più ricco d’Italia: l’imprenditore e parlamentare conte Edilio Raggio (Novi Ligure, 1840 – 22 ottobre 1906), che tra queste mura il 7 settembre 1877 ospitò re Vittorio Emanuele II e il principe Umberto di Savoia, futuro Umberto I. Oggi è in stato di completo abbandono, i 6 ettari di parco sono coperti da rovi e dell’antico splendore non rimane quasi più nulla. Nel 2004 venne comprata dall’industriale Valter Merletti che però non è mai riuscito a ristrutturarla. In queste stanze si racconta la storia d’Italia ed è un vero peccato che non ci sia nessuno con le potenzialità (e la voglia) per riportarla agli antichi splendori.
Villa Minetta fu protagonista delle vicende della Seconda Guerra Mondiale: dopo la liberazione di Roma da parte degli Alleati e nel timore di un loro barco nel Nord Italia, il Comando Supremo delle Forze armate naziste si riorganizzò, formando in Liguria il GAL (Gruppo Armate Liguria), costituito da unità italiane e tedesche, che prese come suo quartier generale proprio questo edificio.
Ci avrebbe vissuto il suo famigerato comandante fascista, il Maresciallo Rodolfo Graziani. Poi nella villa sarebbero arrivati gli americani e poi una nota famiglia di sfollati circensi, quella di Giovanni Palmiri (nome d’arte “Diavolo Rosso”), la cui moglie, Mafalda Colin, proveniva proprio da Novi Ligure. I Palmiri sarebbero tornati in città molti anni dopo, nel 1960 – il capofamiglia era però morto nel 1949 durante un numero –. Successivamente la villa sarebbe stata acquistata da un’altra famiglia, quella degli Spinoglio, che lavorò al suo ingrandimento con una piscina, un campo da tennis e una struttura con saune e spogliatoi. Tuttavia poi sarebbe stata costretta a venderla all’asta: uno dei potenziali acquirenti era Dodi Al-Fayed, l’imprenditore e produttore cinematografico e discografico di origine egiziana – figlio di Mohamed Al-Fayed, ex proprietario dei grandi magazzini Harrod’s a Londra – famoso per essere stato l’ultimo compagno di Lady Diana, con la quale morì nell’incidente d’auto nel Tunnel de L’Alma a Parigi il 31 agosto del 1997.
Alla metà degli Anni Novanta la villa venne di nuovo venduta all’asta e dieci anni fa cambiò di nuovo proprietario. Circa alla metà del 2000 fu acquistata dall’industriale Valter Marletti, che aveva in mente di ristrutturarla, ma non vi riuscì. Da allora la villa è andata in abbandono ed è stata anche soggetta a furti.
Stupita… amareggiata… nel vedere ciò che è rimasto di una villa così gloriosa ormai abbandonata al degrado.
Ciò che riguarda la nostra storia va tutelato.
Spero che.intervenga il FAI per riportarla agli antichi splendori.
Fa male al cuore vederla ridotta così.
E’ davvero un delitto che questa bella villa, così ricca di storia, sia abbandonata alla mercé di ignoranti e all’invasione della natura. FAI pensaci tu!
Bellissima storia bravi sono rimasto esterefatto nel vedere questa villa e mi chiedo com’è possibile averla abbandonata così, è un vero peccato. Io abito in un paese sul lago di Como dove c’è una villa storica che per fortuna è stata ristrutturata, ma ha rischiato di diventare come la villa in questione, e ora viene usata come albergo di lusso.
Triste destino…viene di seguito al Castello Raggio sul mare a Cornigliano di Genova a sua volta distrutto… ma dall’ uomo non dal tempo… per favore posto ad uno stabilimento siderurgico che è ormai semi-abbandonato.