Al momento di uscire dal salone del libro mi sono accorto che fuori era parcheggiata l’arca di Noè e quindi ho preferito continuare nella mia ormai stanca perlustrazione; ho così scoperto il padiglione numero 5, completamente diverso dai primi tre (il quarto misteriosamente non esiste). Tutto dedicato alle nuove generazioni. In un angolo sperduto ho visto una giovane ragazza: era sola, assorta nei suoi pensieri, look anglosassone, cuffiette e un quadernone degli appunti. Era bellissima. Le ho chiesto il permesso di fotografarla, mi ha sorriso e squadrato come un gufo farebbe con il cubo di Rubik. Ma alla fine ha ceduto. Mi sono seduto per terra e ho scattato tre foto: questa è la mia preferita, questa è la mia foto del Salone del Libro 2013.