Oggi si celebra la festa delle donna. Una festa che forse dovrebbe andare incontro ad una verifica perché sono convinto che gli obbiettivi debbano essere altri (sempre che attualmente si possa parlare di obbiettivi). Le statistiche dicono che 1 donna su 3 ha subito violenza fisica o sessuale, spesso e volentieri dal partner/marito. Io non ci credo, non è possibile. Eppure è così. Io non ci credo perché l’idea della violenza su una donna è la cosa più lontana e distante dal mio modo di vivere il rapporto con l’altro sesso. Una volta ho sentito dire che le donne non si toccano nemmeno con un fiore. In realtà non sempre succede così. Trovo sia difficile accettare la violenza fra due uomini, la violenza di un uomo su una donna non trova posto nemmeno nel cervello. E’ un’idea lontana e senza contorni precisi. Credo sia qualcosa di aberrante. Eppure esiste, è vicina, magari proprio a due passi da noi. In questa foto c’è il classico stereotipo della donna picchiata; ho dubitato molto sulla scelta del tipo di immagine da pubblicare il giorno della festa della donna (mi hanno detto che ricorda la serie televisiva ‘The Walking Dead’). Io credo che la foto di una donna picchiata ricordi alle donne le eventuali violenze subite e agli uomini (incredibilmente anche ai colpevoli) provochi un senso di disgusto e di rabbia che dura circa due secondi e che non produce nessun effetto positivo. Però io voglio focalizzarmi su quei due secondi perché ci deve pur essere una ricetta per uscire da questo tunnel e non credo che siano le vittime a doverla trovare: siamo noi uomini che dobbiamo, tutti insieme, coltivare il senso del rispetto, dell’amore e cambiare questa societá; dobbiamo riuscire a far capire all’universo femminile che subire violenza non é una colpa e che nel mondo esistono uomini che credono nel rispetto. E io non so se questa immagine potrà aiutare, é solo un piccolo contributo, la mia lacrima d’indignazione in un mare di violenza che non riesco nemmeno a notare. Ma da qui parte il mio messaggio perché credo che il Rispetto (maiuscolo) sia la chiave fondamentale di questa battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme e nel minor tempo possibile.