Immaginate un workshop di fotografia in studio: una splendida modella dai capelli rossi, Chiara, un manipolo di aspiranti fotografi e Antonio Crisà dell’Accademia di Fotografia di Torino, pronto a guidarci alla scoperta del ritratto emozionale.
Il primo set che abbiamo realizzato era dedicato proprio alle emozioni, e in particolare alla nostalgia. Chiara, con la sua pelle chiarissima, posava davanti ad uno sfondo nero. L’illuminazione era affidata ad un solo flash, posizionato alla sua sinistra — un dettaglio evidente anche guardando le foto. Le pose erano pensate per trasmettere malinconia: espressioni dolci, sguardi lontani, gesti lenti e misurati (mancava solo la tazza con il caffè caldo). Chiara indossava un maglione nero, perfetto per creare quell’atmosfera intima e riflessiva che cercavamo. Ho usato il 50mm, con le impostazioni consigliate dall’esposimetro: tempo di scatto 1/125, apertura f/4, ISO 100, parametri ideali per lavorare con il flash. Chiara è stata bravissima. Con naturalezza e intensità è riuscita a dare forma al sentimento che volevamo raccontare. Guardandola, era facile percepire quella nostalgia profonda che era uno degli obiettivi principali della giornata.
A proposito, lo studio era il mio, quindi, sì, poi ho anche dovuto pulire tutto. E, ovviamente, offrire il caffè (di cui anche 2 dek). Fa parte del gioco! Questo è solo il primo di tre set dedicati al ritratto emozionale. Nei prossimi giorni pubblicherò anche gli altri due. Restate nei paraggi!