Esistono luoghi che hanno un’anima, ma uno scatto soltanto. È un modo di dire, un tentativo di definizione: significa che quello specifico luogo abbandonato merita la visita, ma solo per scattare una singola foto, generalmente una stanza molto interessante, oppure per un particolare dettaglio. Il resto è nulla. Questa cascina a rischio imminente di crollo, che ho voluto definire in modo ermetico del serpente sospeso, vive di un paio di immagini; è la classica botta e via. Poi in realtà intorno si può visitare una struttura enorme, silenziosa e terribilmente vuota, per certi versi anche spettrale, inquietante: ma che non merita il consumo dell’otturatore. Sono entrato dall’enorme portone, ho puntato deciso alla stanza da fotografare, quindi ho ammirato il mobile sospeso e sono scappato. Ci sono esplorazioni che meritano il tempo, altre che si riducono ad una foto, uno scatto soltanto; che poi come sempre io non riesco a limitarmi e le immagini diventano 11, ma è un altro discorso.