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Villa Baragiola
POSTED ON 19 Dic 2023 IN Reportage

Villa Baragiola /20

Quasi mai, dovrei controllare, ho pubblicato un articolo urbex iniziando dal bagno come immagine di copertina; ma in questo caso meritava, perché Villa Baragiola non ha molto da offrire all’esplorazione urbana e il bagno -meraviglioso- si trova al piano superiore dove la sicurezza non è proprio garantita, anzi, il rischio di ritrovarsi velocemente al piano inferiore, senza passare dalle scale, è notevole.

Villa Baragiola fu edificata da Andrea Baragiola De Bustelli, noto per la costruzione del vicino ippodromo, a partire dal 1892, su proprietà appartenenti alla sua famiglia. L’edificio, da lui ribattezzato Villa Emma in omaggio alla moglie Emma Ronzini, presentava una pianta quadrata, con al centro il vano della scala intorno a cui si articolavano vari ambienti: biblioteca, armeria, il salone d’onore, illuminato da una grande vetrata che affacciava sul vasto parco. Andrea Baragiola morì nel 1899, pare in duello, e gli interventi di trasformazione proseguirono nel ‘900 ad opera della vedova che decise in omaggio al marito, di proseguire i lavori già iniziati fino al 1925, anno della morte. Nel 1931 la villa fu ceduta al banchiere Giacomo Tedeschi, fu ristrutturata e rinominata Villa Alessandra in onore della signora Alessandra Pecchio. Nel 1932 i figli di Giacomo Tedeschi, Guido e Mario, ereditarono villa e parco in parti uguali. Acquistata dal Seminario Arcivescovile di Milano, la proprietà fu utilizzata fino al 1991 come sede scolastica e la villa, ornata negli anni ’40 con la scritta Humilitas e la corona della famiglia Borromeo, adibita a rettorato e alloggi. Dal febbraio 2001 il parco e la villa sono di proprietà del comune di Varese:

Da qualche tempo si parla di recupero di Villa Baragliola, della voliera liberty e del parco. Grazie a un finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da 15 milioni di euro l’intero plesso sarà ristrutturato: la villa diventerà un centro culturale a disposizione dei cittadini. Fra le proposte spicca anche la possibile creazione di un museo della Fotografia. La voliera liberty invece potrebbe trasformarsi in un suggestivo e moderno chiosco. Il cuore del progetto però è quello che viene definito housing sociale: 70 appartamenti che saranno concessi in affitto a prezzo calmierato. Il progetto, per usufruire dei fondi, andrà concluso entro il 2026. Il tempo stringe e speriamo che Varese possa abbracciare nuovamente Villa Baragiola.

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