Piero Puricelli è stato un ingegnere e imprenditore italiano. Si laureò in Ingegneria nel 1905 al Politecnico federale di Zurigo; amava definirsi ingegnere architetto: l’architetto studia la sfida per la realizzazione di un’opera, l’ingegnere risolve la sfida. Lui intendeva interpretare entrambi i ruoli. E fu proprio lui a disegnare e progettare una strada veloce senza incroci e riuscì a realizzarla: la Milano-Laghi, la prima autostrada del mondo. In un’epoca pionieristica fu un’intuizione geniale: nel dopoguerra il mezzo di locomozione più importante era la bicicletta e l’automobile era ancora una peculiarità dei ricchi: nel 1924 in Italia il numero di veicoli a motore circolanti non superava le 85.000 unità.
La Villa della Famiglia Puricelli è in avanzato stato di crollo, un modo nuovo (di mia recente invenzione) per definire una situazione di difficile, forse impossibile, recupero. Recentemente, grazie ai soldi del bando di rigenerazione urbana, si è parlato di un progetto per trasformare Villa Puricelli (con il suo parco di 14.000 metri quadri) nella nuova sede del comune di Castronno. Un’idea decisamente ambiziosa, forse troppo dico io, e per certi versi affascinante, ma che potrebbe richiedere una spesa di quasi 4 milioni di euro. Una ristrutturazione complicata e costosa. Riusciranno i nostri eroi nella loro impresa? Ai posteri l’ardua sentenza. Nui non commentiamo, chiniamo la fronte e fotografiamo.