Questa Villa è quella che solitamente viene definita una capsula del tempo, cioè un spazio chiuso che si è fermato, come congelato, ed è rimasto immutato nella sua epoca. Ci sono sensazioni che si colgono insieme all’essenza di un luogo e che diventano parte integrante della fotografia; e fra queste pareti ho respirato un senso di tranquillità e di pace che ho poi riscontrato anche nelle immagini. Probabilmente perché sono riuscito a fotografare con calma, con tutta la lentezza del mondo: non ho percepito ansia, non ho sentito quel fiato sul collo e quell’adrenalina che sono tipiche di questo tipo di esplorazioni. Mi sono tolto anche il lusso di fotografare con 3 obbiettivi e 2 corpi macchina diversi per cogliere tutte le sfumature di questa dimora abbandonata.
Ho parlato di cogliere tutte le sfumature e in questa esplorazione non mi sono tirato indietro: ho scelto 56 foto, tantissimi particolari, soprattutto i lampadari che sono un mio piccolo vezzo. Ma anche una pianta in controluce e due immagini con il dettaglio (a tutta apertura) dei peluche nel corridoio di entrata. Per una volta sono riuscito anche a trovare la stanza nascosta che solitamente ho la meravigliosa capacità di perdere. E poi c’era anche la famosa e confusa Stanza dei Rabadan, ma quella l’ho trovata troppo complicata e le ho dato solo una rapida occhiata.
Spettacolare, un’emozione unica vedere le foto… immagino essere lì di persona, complimenti!
ciao! qualcuno sa se è possibile fare delle foto facendo qualche tipo di richiesta?