Hanno definito meraviglioso il lampadario che domina la sala principale di questa enorme villa di campagna; io sinceramente devo fare molta fatica per trovarlo appena accettabile. Si, certo, è grande, enorme, sproporzionato: e dalle foto non si riesce a comprendere le dimensioni reali di questo lampadario. Però bellissimo proprio no, sono più verso una definizione tipo bruttezza inverosimile. Ho trovato anche il termine di Octopus, perché in effetti ricorda vagamente una piovra: ma i bracci non sono 8, sono 12, e quindi anche in questo caso non mi sembra un nome corretto. Io ho preferito chiamarla del lampadario Gigante perché bisogna essere onesti: è davvero enorme e domina l’entrata di questa Villa padronale in modo sontuoso.
Ho provato a trovare una fotografia perfetta, che potesse rendere l’idea, e anche giustizia, ma non sono niente soddisfatto. Come sempre ho compiuto prima un giro quasi completo per capire come e cosa, poi dover aver fotografo le stanze intorno al mostro mi sono dedicato al salone. L’ho guardato, ancora guardato, e lui mi ha sfidato con l’aria di chi sa di essere un vincente anche se ridotto allo stremo delle forze. Ho provato dall’alto, dal basso, di lato. Mi sono nascosto nella stanza di fianco, dietro alla ringhiera in legno delle scale: ho cambiato 3 diversi obbiettivi, ma non sono riuscito a vincere la sfida. Poi quando la partita volgeva verso la fine, quella che nel calcio viene definita zona Cesarini, ecco il colpo di fortuna/genio: ho giocato di rimbalzo rubando l’anima del gigante riflessa nello specchio. E ho trovato l’immagine che posso definire decisiva: ma è stata davvero una battaglia.
In effetti è proprio brutto come lampadario =)
->Gianpiero: Davvero tremendo!