Ho inserito le foto delle Terme del Corallo nella categoria urbex perché le prime foto che vidi di questa straordinaria location rappresentavano davvero un luogo abbandonato. Nel 1854 in questa zona era stata scoperta una polla d’acqua salata che fu ritenuta idonea alla cura delle malattie dell’apparato digerente. Nel 1856 venne costruito un tempietto ottagonale che chiuse la sorgente per favorirne lo sfruttamento commerciale.
Il successo della sorgente fu talmente grande che all’inizio del ‘900 fu rilevata dalla società Acque della Salute, che decise di costruirvi intorno uno stabilimento vero e proprio. Lo stabilimento termale Acque della Salute fu costruito nel 1903 su progetto dell’ingegnere Angiolo Badaloni. Le terme furono completate rapidamente e inaugurate nel luglio del 1904; nello stesso anno fu aperta una linea tranviaria che dallo stabilimento conduceva fino al centro cittadino. In breve le Acque della Salute divennero uno dei principali centri di attrazione di Livorno, che all’epoca era ancora una delle capitali italiane del turismo balneare. Fu innalzato anche un lussuoso albergo, l’Hotel Corallo, dotato già all’epoca di ascensori elettrici.
La storia delle Terme del Corallo prosegue lungo tutto il secolo scorso. Nel 1968 un incendio danneggiò porzione della copertura del padiglione centrale e l’intero complesso andò velocemente in decadenza. Nel 1982 venne costruito un moderno cavalcavia che porto un grave danno di immagine alla struttura: lo stabilimento venne abbandonato e lasciato nell’incuria. Negli anni successivi furono promossi tantissimi tentativi di recupero, ma nell’ultimo periodo qualcosa è cambiato. Dal 2016 l’associazione Reset ha deciso di prendersi cura di questo luogo per cercare di riportarlo in vita: lo ha messo in sicurezza, i volontari si sono occupati di pulirlo e sono state organizzate giornate di sensibilizzazione e visite guidate. Le mie immagini risalgono al maggio 2021; qualche mese prima, nel dicembre 2020, il complesso era stato visitato dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, per valutare la proposta di fare dell’ex stabilimento uno dei presidi del progetto “Uffizi Diffusi“. Il 21 luglio 2022, nel corso di una cerimonia, le autorità hanno ufficialmente dato il via ai lavori di restauro della sala della Mescita, del colonnato adiacente e delle biglietterie.