L’idea della tazza di caffè americano mi frulla in testa da tempo. C’è qualcosa in quell’oggetto semplice, nel modo in cui viene tenuto tra le mani, che riesce a evocare sensazioni profonde: intimità, dolcezza, un tocco di malinconia. Su tumblr è un classico ormai senza tempo.
Volevo provare a trasformare tutto questo in una fotografia. Non un momento realistico, ma una scena sospesa, quasi cinematografica, costruita per suggerire un’emozione. Lo spunto giusto è arrivato grazie a Jessica, che dopo una notte insonne ha accettato di interpretare il mio piccolo esperimento. In pigiama (non certo un abbigliamento glamour), prima sul divano e poi in studio, ha dato corpo e volto a quello che avevo in mente.
Jessica è un’attrice, e anche una delle modelle più brave con cui abbia lavorato. Ha saputo restituire ogni sfumatura con naturalezza: i gesti lenti, gli sguardi raccolti, quella presenza silenziosa che cercavo. Abbiamo scattato quasi 50 foto, sempre con un diaframma molto aperto (f/4) per ottenere una profondità di campo morbida, quasi onirica. Mettere a fuoco sia la tazza che lo sguardo non è stato facile, ma il risultato ha ripagato l’impegno.
Queste due immagini sono le mie preferite, ma avrei potuto sceglierne molte altre. Ogni scatto sembrava restituire quel senso di intimità quieta che avevo in mente fin dall’inizio. Una scena semplice, ma capace di raccontare molto.