Palazzo Bordoni certo non si nasconde: appena si entra in Altare, arrivando dal mare, appare maestoso, in alto, come a dominare il paese e la sottostante via Gramsci. E poi quando arrivi davanti all’entrata un cartello indica che fa parte dell’itinerario Napoleonico come fosse un museo visitabile; ed in effetti è visitabile anche se non c’è nulla: il cancello è aperto, si segue una stradina sterrata dove la vegetazione ha preso il sopravvento e si arriva davanti al portone d’ingresso, ovviamente spalancato. È quasi difficile definirlo urbex, nonostante sia abbandonato da tantissimi anni sembra quasi che dopo gli scalini, sulla destra, possa esserci la biglietteria.
Durante il secondo conflitto mondiale Palazzo Bordoni ospitò il battaglione San Marco che fissò qui il suo quartier generale in quanto Altare era un valico di notevole importanza strategica per l’accesso dalla Liguria verso il Piemonte. Negli ultimi decenni del secolo scorso si parlò ripetutamente di recupero, ma ovviamente furono spese solo parole e nessuna azione concreta. Ad oggi il terzo piano è assolutamente inagibile, il ballatoio inizia a dare segni di cedimento e la meravigliosa scala in marmo verde e ferro battuto è pericolante e pericolosa. Palazzo Bordoni è uno di quei luoghi che non si può nascondere, ma che anzi deve condiviso il più possibile perché non merita di finire nel dimenticatoio.
Buongiorno, voglio solo precisare che detto edificio non si chiama Palazzo Bordoni, ma visto che si tratta di una villa, il suo corretto nome e’ Villa Bordoni.
Dico cio in quanto ad Altare esiste Palazzo Bordoni, il cui nome e’ stato dato dal Ministero.dellaCultura, ed e’ ubicato in Piazza Vittorio Veneto, commissionato da Mons. Bertolotti al grande Ing. Arch. Nicolo’ Campora. Visto che questo edificio e’ abitato e non fatiscente come Villa Bordoni, sarebbe importante distinguerli. Grazie
->Francesco: Non conosco l’urbanistica di Altare, però il nome è semplicemente dovuto al fatto che all’ingresso di questa “Villa” il comune ha piazzato un cartello della serie “Itinerario Napoleonico” con il nome di Palazzo Bordoni in grande evidenza. E indica chiaramente la struttura fatiscente che ho fotografato. Sarebbe da segnalare al comune di Altare più che al sottoscritto. E magari anche al FAI dato che anche loro lo definiscono Palazzo Bordoni.
Gent.mo Sign. Samuele buonasera, certamente comunichero’ all’ assessore alla cultura del Comune di Altare, e al Fai quanto da lei esposto.
Per chi vive a Palazzo Bordoni è un danno di immagine.
Dal punto di vista tecnico esiste una grande differenza tra villa e palazzo in quanto sono due unità abitative assolutamente diverse. La sovrintendenza di Genova ha decretato il vincolo a Villa Bordoni, col nome corretto di VILLA, e a Palazzo Bordoni, con PALAZZO, tutto molto corretto.
Cordiali saluti