20 Novembre 2007
E’ finalmente arrivato il momento topico del progetto Help 2.0. E’ infatti disponibile il libro che la straordinaria Sabrina ha curato, preparato e gestito con impegno e dedizione. E’ un libro di fiabe, dedicato a Gramos: “Le fiabe di Gramos”. Il prezzo di vendita è 11 euro e per ogni copia venduta 3,72 euro serviranno per aiutare Gramos. E’ quasi Natale, un libro è sempre un ottimo regalo, un pensiero importante. In questo caso si tratta di un pensiero davvero molto importante. Il libro è in vendita su Lulu.com: basta un attimo, un click per rendere felice un bambino.
Tu che mi leggi, ti prego, ascolta. Questo libro è un libro di fiabe, certo, come tanti. Più bello o più brutto, chissà. Non importa, non è questo il punto. Ti ho chiesto, per favore, di ascoltare. Sono un libro ma, dentro di me, c’è una voce che, purtroppo, è un lamento. … di un bimbo piccolo, si chiama Gramos. Lotta per la vita come un eroe. Ascoltalo. Ti sta dicendo Ciao, mi chiamo Gramos, vorrei ridere e giocare ma non posso. Ti sta dicendo Aiutami. Ti sta dicendo anche Ho una brutta malattia, ho paura. Ti sta dicendo Sei gentile a comprare questo libro che altre persone gentili hanno scritto e di cui migliaia di persone gentili, su una cosa chiamata internet, han parlato. Lui è Gramos. … un bambino. Vivrà grazie a tutti voi. E un po’ anche a me, che sono solo un piccolo libro contro l’indifferenza.
13 Novembre 2007
24 Ottobre 2007
Sono 214 pagine di Fincipit. Dico duecentoquattordici pagine. Spero che la prefazione di Bartezzaghi sia molto lunga perché leggere 214 pagine di divertenti cazzate mi preoccupa un po’. Chissà cosa avranno dovuto inventare gli autori per riuscire a produrre cotanta quantità di fantasia. Gli autori sono Alessandro Bonino e Stefano Andreoli, due mezzi pazzi che da quasi un anno non fanno altro che massacrare i “Classici”, che mi fanno anche un piacere perchè io ho sempre odiato i Classici. Adesso voglio comprare il libro e poi andare a Cuneo e farmelo firmare dall’autore. Con dedica.
29 Settembre 2007
Mi capita che amici e conoscenti mi chiedano un suggerimento su quale libro acquistare per iniziare a bazzicare di fotografia. Ci sono tantissime pubblicazioni dedicate al mondo delle foto ma io preferisco sempre consigliare il libro che mi ha convinto a scattare seriamente. Si tratta di “Corso di Fotografia” di Peter K. Burian e Robert Caputo pubblicato da National Geographic. Un libro semplice ma preciso che spiega con foto e disegni i primi rudimenti della tecnica e della composizione. Un testo fondamentale per chiunque voglia avvicinarsi alla fotografia. Sto pensando seriamente di comprarne un’altra copia in quanto la mia è decisamente consumata.
20 Giugno 2007
Durante la fiera del libro sono riuscito a farmi firmare, con dedica, la copia del libro direttamente da Marino. Dimenticavo un passo importante: il libro è “Il collezionista di Tempo”, Marino è Marino Magliani, l’autore. Una copia per me ed una per l’amico RinkoBoy. L’ho letto tutto d’un fiato, la sera stessa. Mi è piaciuto. Il libro racconta la storia di Gregorio: Gregorio bambino, Gregorio militare, Gregorio Adulto. E’ un libro godibile, scritto splendidamente, con passaggi poetici, da leggere come fossero oro, da quello che ormai è universalmente conosciuto come l’erede del Biamonti. Non è certo un’avventura ai confini della realtà (anche se la parte finale…), non è un thriller mozzafiato: è un romanzo da gustare, da assaporare riga per riga, da leggere per capire l’arte dell’autore: Marino Magliani da Dolcedo.
1 Giugno 2007
Ho concluso ieri sera la lettura de “Il romanzo del Grande Torino”, libro scritto a quattro mani da Franco Ossola (figlio dell’indimenticato campione) e Renato Tavella. Il titolo rende bene l’idea: romanzo. Si, perchè non si tratta di un libro storico e nemmeno di un elenco di partite e di avvenimenti. E’ proprio un romanzo, la storia degli uomini che fecero la storia del Calcio italiano prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. I loro pensieri, i loro sogni, le loro partite, le loro innumerevoli vittorie. Un libro adatto anche a chi non ha nel sangue la passione per il pallone ma che vuole conoscere meglio l’Italia di quel periodo leggendo una storia davvero unica: la storia di un gruppo di uomini invincibili che sono riusciti a diventare leggenda.
22 Febbraio 2007
Isole nella rete è un romanzo di Bruce Sterling. Da molte parti viene definito come il capolavoro del post-cyberpunk. Ho deciso di leggerlo spinto dal consiglio di un amico ma sono rimasto decisamente deluso. Nonostante la mia passione per la fantascienza e per tutto quando concerne il virtuale non sono un appassionato di lettura cyberpunk: non sono mai riuscito a capire Gibson e faccio fatica a immedesimarmi negli scenari futuri descritti dagli autori del genere. Isole nella rete non sfugge a questa regola: il mondo descritto da Sterling è strano, descritto poco e male, difficile da capire.
I personaggi che animano la vicenda hanno (con la sola eccezione di Jonathan Gresham) qualcosa di irreale, di mistico, che li rende anonimi e poco credibili. La storia è terribilmente noiosa e scorre lenta, troppo lenta: l’idea di abbandonare la lettura è passata diverse volte nella mia testa. Spero che Bruce non se ne abbia a male, ma il suo libro “post-cyberpunk” mi ha davvero deluso.
19 Febbraio 2007
27 Gennaio 2007
Paul Kostabi? Chi era costui? Ammetto la mia ignoranza, non lo so. Qualche giorno fa però ho ricevuto in regalo da Luca un bellissimo libro dedicato a Paul Kostabi. Paul Kostabi è un pittore. Bravo e moderno per quanto io ne possa capire. Sfogliando il libro ho visto una serie di quadri molto particolari con chiari riferimenti alla Pop-Art, a Pollock. Alcune sue opere mi hanno ricordato anche l’arte voodoo, sangue, figure umane raccapriccianti, pochi capelli, davvero pochi capelli. Voglio citare Fabio Girardello:
Di fronte alla tele di Paul kostabi il conoscitore d’arte – in particolare se italiano – viene colto da una particolare sensazione: un misto di euforia, stupore e smarrimento.
Io aggiungo ‘non necessariamente in quest’ordine’. Io ho provato prima lo smarrimento (AIUTO, un pazzo!), poi lo stupore ed infine l’euforia. Curiosi? Qualche quadro di Paul Kostabi lo potete trovare su Quadreria, peccato aver perso la mostra, era a maggio scorso.
11 Gennaio 2007
Sono finalmente riuscito nella straordinaria impresa di portare a termine la lettura del libro di Pulsatilla. Si ci sono riuscito. E’ stata dura perchè questo è davvero un periodo denso di impegni. A dirla tutta non ho impiegato molto tempo, il primo lavoro della scrittrice.blogger si legge con una certa facilità. Si tratta infatti di un libro leggero, molto discorsivo, a tratti divertente. E’ certamente più adatto ad un pubblico femminile ma in alcuni casi (specie quando parla del suo rapporto con lo rete) sono riuscito ad immedesimarmi nel personaggio. Dal mio punto di vista è un libro gradevole, la coppia Lipperini-La Porta durante la presentazione a Roma ha incensato Pulsatilla in modo eccessivo e sospetto; “La ballata delle prugne secche” è una storia divertente, a tratti simpatica e scritta degnamente. Ma un capolavoro è un’altra cosa, qui si parla di un libro che prova a far ridere, almeno a sorridere. Qualche volta ci riesce, altre volte no. Il resto è invidia.