SAMUELESILVA
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La ballata delle prugne secche

11 Gennaio 2007

Sono finalmente riuscito nella straordinaria impresa di portare a termine la lettura del libro di Pulsatilla. Si ci sono riuscito. E’ stata dura perchè questo è davvero un periodo denso di impegni. A dirla tutta non ho impiegato molto tempo, il primo lavoro della scrittrice.blogger si legge con una certa facilità. Si tratta infatti di un libro leggero, molto discorsivo, a tratti divertente. E’ certamente più adatto ad un pubblico femminile ma in alcuni casi (specie quando parla del suo rapporto con lo rete) sono riuscito ad immedesimarmi nel personaggio. Dal mio punto di vista è un libro gradevole, la coppia Lipperini-La Porta durante la presentazione a Roma ha incensato Pulsatilla in modo eccessivo e sospetto; “La ballata delle prugne secche” è una storia divertente, a tratti simpatica e scritta degnamente. Ma un capolavoro è un’altra cosa, qui si parla di un libro che prova a far ridere, almeno a sorridere. Qualche volta ci riesce, altre volte no. Il resto è invidia.

19 Commenti

  • laislabonita ha detto:

    Non ho ben capito. Seguendo il filo del tuo discorso, parrebbe che chi ha incensato il lavoro di Pulsatilla ne sia invidioso. E’ evidente che non intendevi questo, perciò mi chiedo: quali sono i secondi fini a cui fai riferimento? Di chi parli quando dici che “tutto il resto è invidia”?

  • Samuele ha detto:

    Hai ragione, il penultimo punto è troncante su tutto il post, in realtà si può fraintendere. La frase finale si riferisce a chi massacra Pulsatilla dal basso. Cio è a tutte quelle persone (anche blogger, ovviamente e soprattutto) che vorrebbero scrivere un libro ma non hanno la possibilità di farlo: per incapacità oppure per sfortuna. In particolare faccio riferimento ai commenti negativi del mio post precedente, che trovi linkato alla parola Roma.

  • laislabonita ha detto:

    Allora avevo immaginato bene… Quelli che “un buon libro dev’essere scritto da gente di un certo tipo, per gente di un certo tipo” non li sopporto

    Se un libro vende, è un bel libro. Perchè bello è ciò che piace

  • Samuele ha detto:

    Perfetto. Adesso hai anche capito perchè io non ho scritto un libro.

  • Michela ha detto:

    Pulsatilla ha trattato argomenti che rientrano nella routine di ogni ragazza: flirt, shopping, cellulite… Piaciuto perché scorrevole e divertente. Lo inserirei nella categoria della chick-lit.

  • fabio sacco ha detto:

    Un libro fatto per amore verso la scrittura o verso i soldi?

    PS: gran bel blog! Scambio link? Se ti fa piacere, puoi trovarmi a fabsacmailbox-blogCHIOCCIOLAyahooPUNTOit

    http://fabiosacco.blogspot.com/

  • Anonimo ha detto:

    “Se un libro vende è un bel libro” è la cosa più triste che mi sia mai capitato di sentire.

    Quindi se un programma televisivo lo guardano tutti, è un bel programma.
    Quindi “Vacanze di natale” è un bel film perché ogni anno fa il record di incassi.
    Quindi è più bello un libro di Dan Brown di uno di… non so… diciamo Calvino perché Dan Brown ha venduto di più.
    Bene! Vedo che l’ignoranza ormai ci divora.

    L’intelligentissimo Samuele non è ancora riuscito a spiegare il motivo per cui chi critica P. dovrebbe esserne invidioso: ci sono milioni di scrittori al mondo, e di maggiore successo, di cui essere invidiosi. Perché solo lei?
    Trovo il ragionamento “Se critichi sei invidoso” piuttosto superficiale: sforzati di prendere in considerazione altre ipotesi.

  • Samuele ha detto:

    ->Anonimo: è scritto in quello che tu dici. Chi critica P. è invidioso. Partendo dal presupposto che si parli di Pulsatilla. E’ questo l’errore clamoroso di quello che tu scrivi. Si deve criticare un libro, non la sua autrice. Io parlo del libro, perchè invece tu ti riferisci alla sua autrice? Puoi criticare il libro, io stesso lo critico; ma perchè criticare Pulsatilla? Ti tradisci da solo. Sei invidioso.

    Andiamo invece al primo punto. Un’altra cazzata. Nessuno, ne io e ne Isla, abbiamo detto che la bellezza si misura in vendite. Chi ha detto che chi vende di più è più bravo/bello di chi vende meno? Io mai. Si parte dal presupposto che se qualcosa/qualcuno vende è perchè ha delle caratteristiche che piacciono, e questo fa di un prodotto qualcosa di bello.

    Non è l’ignoranza che divora, ma il non leggere, il non capire. Puoi essere molto intelligente, ma se non capisci…

  • Mucio ha detto:

    Io il blog come il libro l’ho sfogliato un po’ e non mi è piaciuto molto, non tanto da perderci tempo e soldi, sinceramente mi rompono i blog che parlano delle cose che succedono al loro autore facendo sempre delle lamentele ironiche o sottolineando questo o quell’aspetto volendo fare i simpatici, se voglio leggere qualcosa di simpatico me la so scrivere da solo ;)

  • Anonimo ha detto:

    Samuele, c’è uno scrittore che non ti piace? Non ti capita mai di dire “Pirandello (o chi per lui, non conoscendoti non saprei) non mi piace”? E qualcuno ti risponde con la stessa risposta sciocca che hai dato a me, ovvero “non dovresti criticare Pirandello ma al massimo i suoi libri”?
    E’ ovvio che quando critico pulsatilla non critico LEI come essere umano, che nemmeno conosco, ma l’autrice del libro, ovvero, con una metonimia, il libro stesso. Speravo di non doverlo spiegare, e comunque ora l’ho fatto.

    Detto questo: tu non avrai detto che la bellezza si misura in vendite, ma Isla ha scritto “Se un libro vende, è un bel libro”; ripeto quanto già detto: questo ragionamento fa di Vacanze di Natale un bel film perché vende al botteghino?

    E rinnovo per l’ennesima volta la domanda: perché, se io critico Pulsatilla (il suo libro, è ovvio!) devo per forza essere invidioso? Non può semplicemente non piacermi, trovarla un’oeprazione commerciale trita e ritrita e una mezza truffa, vista la quantità di materiale copiato pedissequamente dal blog?
    Puoi accusarmi di essere polemico, forse, per spiegare il perché di tanto accanimento. Di essere anche un rompicoglioni che non ha nulla da fare dalla mattina alla sera, ma questo a) non risponde alla domanda e b) non ha niente a che vedere con l’invidia.

  • Anonimo ha detto:

    p.s.: Io critico uno scrittore dicendo “$nome_cognome non mi piace, lo critico, mi fa schifo etc.”, e tu interpreti ciò come una critica alla persona: questo è esattamente ciò che tu chiami ‘non capire’.

    Non mi sembra che a tutti coloro che hanno osannato pulsatilla sia stata riservata la stessa risposta superficiale del tipo:”non dovresti ammirare lei ma il suo libro”.

  • Samuele ha detto:

    ->Anonimo: il mio riferimento all’invidia non è per chi critica il libro, ma (come avrai letto nei commenti al mio posto precedente) a chi critica Pulsatilla come persona senza conoscerla. Ti riporto cosa ho scritto nel mio primo commenti:

    “La frase finale si riferisce a chi massacra Pulsatilla dal basso. Cio è a tutte quelle persone (anche blogger, ovviamente e soprattutto) che vorrebbero scrivere un libro ma non hanno la possibilità di farlo: per incapacità oppure per sfortuna. In particolare faccio riferimento ai commenti negativi del mio post precedente, che trovi linkato alla parola Roma.”

    Non mi sembra di aver scritto che la mia frase finale è dedicata a chi critica il libro. Ne qui, ne mai. Quando scrivo “massacrare Pulsatilla” intendo proprio lei, e non il suo libro. Quando scrivono (sempre nei commenti) che è diventata “una montata” non penso si stiano riferendo al libro.

    Per il discorso “vendite” = “bellezza” ti vado contro. Una film, un libro è bello anche perchè vende. Soprattutto per chi ci guadagna.

  • grazitaly ha detto:

    Non sempre un libro o un film è bello perchè vende, ci sono film tipo “Vacanze di Natale” che fanno incassi assurdi rispetto alla qualità.
    Dici bene:”Soprattutto per chi ci guadagna” vale il discorso.

  • Anonimo ha detto:

    Personalmente non ho MAI MAI MAI fatto riferimento a pulsatilla come persona, come blogger, come montata o come genio o quant’altro. Molti lo fanno, è discutibile ma non mi riguarda. Io parlo per me.

    “Chi massacra Pulsatilla dal basso” non sono necessariamente “tutte quelle persone (anche blogger, ovviamente e soprattutto) che vorrebbero scrivere un libro ma non hanno la possibilità di farlo per incapacità oppure per sfortuna”. Forse in mezzo può(e dico può) esserci anche gente che non vorrebbe affatto scrivere un libro, o magari c’è (e so per certo che c’è!) gente che uno o più libri ne ha scritti e pubblicati eccome, senza tanto clamore sui propri o altrui blog. Insisto sul fatto che oltre all’invidia ci sono altre spiegazioni per criticare un libro o l’autore (in quanto autore, naturalmente, e non a livello umano), tutto qui.

  • Francesco Mangano ha detto:

    A me Pulsatilla non piace. E’ un insieme della Littizzetto, Barbera, Il ‘vecchio’ Abbatantuono, il mitico Antonio Albanese.
    Ha ripercorso la sua vita, le sue esperienze con la testa di altri più famosi.
    Questo non vuol dire essere nè scrittori, nè tantomeno bravi

  • Anonimo ha detto:

    dunque, samuele, hai avuto il coraggio di scrivere:
    Nessuno, ne io e ne Isla, abbiamo detto che la bellezza si misura in vendite.

    dopo che isla aveva detto:
    Se un libro vende, è un bel libro.

    io apprezzo e ammiro moltissimo lo sforzo dell’anonimo, di cui condivido il ragionamento.
    ma mi chiedo: vale la pena cercare di far ragionare qualcuno che, evidentemente, nemmeno è in grado di capire quello che legge, o che finge di non aver letto quello che non è comodo per il suo discorso?

    e poi hai scritto:
    Il resto è invidia.

    …faccio riferimento ai commenti negativi del mio post precedente.

    io ho fatto commenti negativi, ora spiegami perché sarei invidiosa, avanti.
    inutile cercare di barare dicendo che ti riferivi a chi criticava p. solo come persona: se hai scritto ‘mi riferisco ai commenti negativi’, allora intendevi tutti i commenti negativi.
    altrimenti, se così non è, non accanirti: ti sei spiegato male tu, pazienza, chiedi scusa e vai avanti, no?

    comunque, continui a non spiegare perché se critico pulsatilla (come autrice e fenomeno mediatico, non certo per i suoi capelli o il modo di trattare il suo cane)o il suo libro (come testo ‘letterario’ o operazione mediatica) dovrei esserne invidiosa.
    e se non lo spieghi è perché non hai risposte, perché non sei in grado, perché non è vero che chi critica p. ne è per forza invidioso.

    non si cava sangue dalle rape, dice la saggezza popolare. né una risposta coerente da chi non ha argomenti, aggiungo io.
    saluti,

    la sempre invidiosissima
    calvin

  • Anonimo ha detto:

    tra l’altro, dicendo che chi critica p. è invidioso fai con me (che l’ho innegabilmente criticata) quello che io, con pulsatilla, non ho mai fatto (e che tanto ti sembra brutto): mi offendi personalmente.

    bella coerenza, eh.
    difendi con le unghie il tuo campicello e poi dai fuoco a quello degli altri.
    complimenti davvero.

    calvin

  • Samuele ha detto:

    ->Calvin: francamente non capisco cosa possa esserci di male ad essere invidiosi.

    Invidia: senso di ammirazione, desiderio di possedere ciò che un altro possiede.

    Io, se devo essere sincero, sono invidioso di Pulsatilla: avrei voluto io scrivere un libro di successo, avrei voluto essere io a partecipare a trasmissioni televisive senza dimenticare il discorso denaro.

    Non capisco perchè tu ti debba offendere: l’invidia è un sentimento molto comune e decisamente normale.

    Per quanto concerne il discorso bellezza direi che ti incagli molto facilmente: io ho detto che la bellezza non si misura in vendite. Misura. Ho detto che “un libro è bello anche perchè vende”. Non ho fatto ne classifiche ne paragoni. Punto. Quindi visto che sei lì a misurarmi le parole cerca di misurare bene… altrimenti è inutile discutere…

  • Anonimo ha detto:

    Per quanto concerne il discorso bellezza direi che ti incagli molto facilmente…

    io non ho fatto nessun discorso sulla bellezza su cui mi potevo incagliare, sai: ho riportato pare pare due citazioni tra loro incoerenti, facendo notare l’incoerenza. non ho portato avanti alcuna idea ‘sul discorso della bellezza’.
    come faccio a incagliarmi su un discorso che NON HO fatto?
    (visto che dici: visto che sei lì a misurarmi le parole cerca di misurare bene… io l’ho fatto, ti ho citato letteralmente. più precisa di così.)

    continuo a pensare che tu non sappia leggere, e di questo mi dispiaccio molto per te, perché sembri abbastanza grande, o che sei tu quello che si incaglia, e di questo mi dispiaccio anche di più, perché a leggere almeno si può imparare.

    io ho parlato prevalentemente del discorso invidia: e lì tu continui a non rispondere alle domande; al di là che tu sia invidioso o meno, che sia bello o meno,

    cosa ti fa pensare che se critico qualcuno ne sono invidiosa?

    è vero, del resto. è inutile discutere. perché ti parli addosso, e senza molta logica, peraltro. ma se vuoi pensare che a mancare di logica sia chi ti fa domande alle quali non rispondi, e se vuoi inventarti discorsi sulla bellezza immaginari, beh, liberissimo…

    calvin

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