Inaugurazione Monumento Grande Torino

POSTED ON 3 Giu 2019 IN Reportage     TAGS: Toro

Il monumento

Sabato scorso è stato inaugurato il monumento dedicato agli Invincibili all’area sportiva di Piazza, recuperata grazie ai fondi dei soci del Toro Club di Mondovì presieduto da Claudia Forzano. E’ stata una cerimonia particolare e toccante: hanno parlato il Sindaco di Mondovì Paolo Adriano, l’assessore allo Sport (gobbo) Luca Robaldo, Franco Ossola, e le sue parole sono sempre intrise di emozioni, ricordo e memoria, il giornalista e scrittore di fede granata Beppe Gandolfo, e il direttore esecutivo del Torino Fc Alberto Barile. E quest’ultimo, parlando del campionato appena concluso, ha anche detto in modo sibillino: “[…]in attesa del risultato definito di questa stagione[…]”. Vedremo, non mancano troppi giorni.

Claudia ForzanoAlberto Barile

Il monumentoFranco OssolaBeppe Gandolfo

Al termine della cerimonia di inaugurazione, alla presenza di Torino Channel, si è disputata una rievocazione storica dell’ultima partita degli invincibili a Lisbona: Benfica-Torino. I ragazzi delle scuole superiori di Mondovì hanno indossato le casacche dell’epoca preparate per l’occasione e hanno ‘rigiocato’ quella partita. Vedere Mazzola e Ferreira incrociare ancora i tacchetti è stato davvero particolare: per l’occasione ho deciso di fare uno strappo alla regola e di pubblicare due immagini anticate. Era il 3 Maggio 1949.

Immagine Storica #01Immagine Storica #02

Ci piaceva giocare a pallone

POSTED ON 14 Apr 2019 IN Portrait     TAGS: event, Toro

Eraldo Pecci #05

Ieri pomeriggio a Mondovì si è materializzato (invitato dal Toro Club Popolo Granata) il regista del Toro per antonomasia: Eraldo Pecci, detto Piedone, uno dei protagonisti dell’ultimo scudetto granata. Alla libreria Confabula ha presentato il suo ultimo libro: Ci piaceva giocare a pallone. Racconti di un calcio che non c’è più. Introdotto dall’inossidabile e geniale Manlio Collino, per i tifosi del Toro celebre per essere stato l’inventore e il direttore di Fegato Granata, Eraldo ha presentato il suo libro raccontando aneddoti a ripetizione sul calcio (ma non solo) e divertendo gli appassionati (Pecci è granata, ma riesce a essere apprezzato in modo trasversale) che hanno partecipato all’evento. Io ho colto l’occasione per qualche foto, ovviamente, e le copie autografate, con dedica, dei suoi libri.

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Eraldo Pecci #01Eraldo Pecci #02

Cena Sociale Popolo Granata

POSTED ON 13 Mar 2019 IN Reportage     TAGS: Event, Toro, Flash

Ola e Armando

Ieri sera ho avuto l’onore e l’ardire di fotografare la cena sociale del Toro Club ‘Popolo Granata‘ di Mondovì e del Toro Club ‘Amici del Fila‘ di Caraglio. Presenti alla serata, oltre a 230 tifosi granata, il direttore Generale del Torino Calcio Antonio Comi, i giocatori Ola Aina e Armando Izzo e Chicco Blengini, tifoso del Toro e allenatore della nazionale italiana maschile di pallavolo (medaglia di argento alle ultime olimpiadi). E stata una serata faticosa e piacevole. Piacevole perchè Armando e Ola sono stati davvero deliziosi, hanno assecondato le esigenze e le richieste di tutti i tifosi, grandi e piccini, senza battere ciglio. Faticosa perchè riuscire a fotografare 230 persone munite di cellulare che scattano selfie, e foto, e selfie, e si alzano e chiedono autografi non è stato facile. Purtroppo questo mi ha impedito di fotografare come avrei voluto e alcune immagini sono saltate. Ho deciso di pubblicare, qui, una sola foto, l’ultima che ho scattato e anche l’unica nel quale ho chiesto ad Armando e Ola di posare per me. Purtroppo la qualità non è eccellente (flash on camera), ma voglio comunque conservarla come ricordo della serata. Forza Vecchio Cuore Granata. #sempreforzatoro

Per tutti coloro che hanno partecipato alla serata, cliccando QUI, trovate tutte le foto che ho scattato. Rimarrano visibili sino a fine mese, per scaricarle basta premere, come sempre, il tasto destro del mouse e scegliere ‘Save AS’. Per qualsiasi richiesta scrivetemi pure all’indirizzo che trovate nella scheda ‘CONTATTI‘ sotto il titolo. Buona visione.

Superga #02Filadelfia #01Mole Granata

Custodi di un fuoco sacro

POSTED ON 5 Mag 2018 IN Reportage     TAGS: Toro, Event

Superga #01

I tifosi del Toro sono accusati di vivere nel passato, di essere amanti della retorica a basso costo. Probabilmente è vero. Ma siamo fieri di essere così, di sentirci ostinatamente diversi: in un mondo rutilante, che guarda solo ai successi e ai titoli, noi siamo orgogliosi di amare visceralmente la nostra storia e di esserne custodi nel tempo. Sono passati 69 anni dal quel tragico 4 maggio, da quel giorno di pioggia: sono tanti, tantissimi. La stragrande maggioranza dei tifosi granata non ha visto giocare il Grande Torino, eppure il ricordo della squadra italiana più forte di tutti i tempi è ancora vivo e indelebile nella memoria di tutti; e non può finire. Semplicemente Immortali.

Superga #03Superga #02

Se sei tifoso Granata hai perfettamente chiara l’idea di far parte di una comunità, di qualcosa più grande di te. Anzi: sentirsi parte di quella comunità, non è la cosa più importante. E’ l’unica cosa che conta! Se voi che leggete, non ne siete parte, non tentate di capire. Lasciate perdere, non fate neanche lo sforzo. L’unica cosa fondamentale è che rispettiate l’esistenza di un noi . E se quel noi è così diverso dal voi, non è colpa vostra. Perché per capire, bisogna essere entrati, almeno una volta, al Fila, quando era un prato con ruderi attorno, bisogna aver sentito, una volta appena, il Capitano, leggere i nomi sulla lapide di Superga ogni 4 Maggio. Essere del Toro, significa conoscere quel rumore dello schianto, senza averlo mai sentito e amare quella Squadra senza mai averla vista una volta giocare, ma soprattutto, essere del Toro significa, quella Storia, avere il desiderio e bisogno, di continuare a raccontarla. Essere del Toro, significa essere custodi di un fuoco sacro accesosi 69 anni fa, fra i rottami di un areoplano. (Mauro Berruto)

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FILA 25-05-17. Finalmente a casa.

POSTED ON 25 Mag 2017 IN Landmark, Reportage     TAGS: Toro, Event

Filadelfia #01

Il Filadelfia è un sogno che si realizza. Siamo tornati a casa. È la frase che tutti ripetono, molti con le lacrime agli occhi (sottoscritto compreso), da questa mattina. È un mantra incessante che solo un tifoso del Toro può comprendere. Perché su questo campo, costruito dal conte Enrico Marone Cinzano nel 1926, è arrivato il primo scudetto e su questo campo il Grande Torino di Valentino Mazzola è rimasto imbattuto per quasi 8 anni e 106 partite consecutive: dal 25 ottobre 1942 al 1 ottobre 1950. Su questo campo è nata la leggenda granata, qui si sono allenati Ferrini e Meroni, su questo campo Pulici è diventato Puliciclone. Per i tifosi del Toro è un monumento di straordinaria importanza. Cairo ieri ha detto che il merito della rinascita è in gran parte dei tifosi, e ha ragione: perché sono i tifosi del Toro che dal 1998 ad oggi hanno impedito le speculazioni e il decadimento del Fila. Oggi c’era tantissima gente granata. E tanti bambini a visitare per la prima volta la nuova casa del Toro. E c’ero anche io. Ero passato tante volte davanti alle macerie del Fila e vederlo oggi, bellissimo, mi ha riempito il cuore di gioia. È finito l’incubo, finalmente siamo tornati a casa. #SempreForzaToro #FVCG.

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Il Fila è il tempio di una fede laica. È la manona di mio padre che qui mi accompagnava. È un alpino con la penna granata che descrive battaglie come partite e partite come battaglia. È il mio primo autografo, sul braccio: Gigi Meroni. Il fila è il mantra della formazione del Grande Torino recitata tutta d’un fiato e finita con amen e Juve merda. Il fila è la sera dello scudetto, di gioia infinita. Questo è il mio fila, ma sono sicuro che assomiglia ai vostri e a quello dei vostri padri. Ecco, papà, siamo tornati a casa. (Massimo Gramellini)

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Torino è Granata

POSTED ON 4 Mag 2017 IN City & Architecture, Landmark     TAGS: Toro, lordoftherings, wideaperture

Mole Granata

Se la sorte ti ha dato in dote di essere innamorato di una squadra come il TORINO, beh, allora avrai la ragionevole certezza che quel tuo amore non sarà mai angustiato dalla monotonia, ma da qualsiasi altra possibile condizione dell’animo, inevitabilmente… SI.
– Federico Buffa

Uno spettacolo chiamato Maratona

POSTED ON 2 Ott 2007 IN Reportage     TAGS: Toro

Alè ToroStriscione

Le polemiche dedicate al gol irregolare di Trezeguet hanno spostato l’attenzione della stampa e della televisione. Lo spettacolo maggiore allo stadio Olimpico di Torino non l’hanno fornito nè Recoba nè Del Piero (forse Rocchi), ma bensì i tifosi del Toro con una coreografia spettacolare che ha lasciato senza parole tutti i 22 giocatori in campo e non solo. L’impatto scenico è stato qualcosa di magistrale e incredibile: da brividi. Solo chi era allo stadio (purtroppo pochi, stadio di merda!) può aver apprezzato la magia che si è venuta a creare in quei momenti. Io sono rimasto impietrito, estasiato. Bellissimo, meglio di un gol di Rosina.

Ora e per Sempre

POSTED ON 9 Mag 2007 IN City & Architecture     TAGS: Toro

Ora e per Sempre

Non riesci a respirarla, eh? Vedi qui si celebra la durata, la continuità, tutto quello che non passa mai e che ci rende immortali. Tutto quello che ci fa sentire, ora e per sempre, membri di qualcosa che non morirà mai. Vedi, amico mio, il tempo quando entra qui si ferma un attimo e si toglie il cappello. Anche tu avrai un posto simile da ricordare, certo, ma il mio è questo.

Giorgio Albertazzi – Dal film ‘Ora e per Sempre‘.

1906 – 2006 Cento anni di Toro

POSTED ON 6 Dic 2006 IN Reportage     TAGS: Toro

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Domenica pomeriggio ho vissuto un sogno, ho provato emozioni particolari che solo chi ha passione e crede in qualcosa può capire. Ho visto Pulici, il mio mito di sempre, entrare nello stadio, l’ho salutato, mi ha stretto la mano. Ho visto il Toro dentro i suoi occhi. Ho ammirato tutta la festa granata in piedi, immobile, con le gambe tremolanti e le lacrime agli occhi. Ho cantato e festeggiato tutti i giocatori dal passato granata presenti allo stadio: perché la loro presenza significa qualcosa, significa che anche loro amano questo simbolo, questa storia. Anche gli ex-gobbi Dino Baggio e Pasquale Bruno, anche il “mercenario” Marco Ferrante, anche Rizzitelli straordinario giocatore che purtroppo è rimasto con noi troppo poco. Ma soprattutto giocatori dalla pelle granata mai troppo apprezzati dalla curva: Roberto Mezzano e Giorgio Venturin per citare due nomi. E’ stata una festa incredibile, guidata da un fantastico Piero Chiambretti e con alcuni momenti toccanti: il racconto di Pulici su Ferrini, la presenza dei tre reduci di Superga, il ricordo di Junior e di quel derby vinto all’ultimo minuto. Poi la festa in campo è terminata ma è iniziata quella sugli spalti: da tempo non vedevo qualcosa di così memorabile in una curva, anzi, in entrambe le curve dello stadio. Le foto non riescono a rendere l’idea della bellezza e dell’atmosfera che si respirava dentro l’olimpico. Abbiamo vinto, grazie ad un regalo e ad una splendida rete del più granata di tutti: Gianluca Comotto da Ivrea. La sua gioia, incontenibile, dopo la rete ha contagiato tutti. Auguri Toro, auguri Vecchio Cuore Granata.

1906-2006

Muretto Granata

POSTED ON 5 Lug 2006 IN Reportage     TAGS: event, Toro

Piastrella Granata

Domenica pomeriggio sono andato ad Alassio. Alle 18 e 30 il presidentissimo Urbano Cairo ha firmato la piastrella che il muretto di Alassio ha deciso di dedicare al nuovo Torino Football Club. C’era tantissima gente, maglie granata e bandiere. E’ arrivato anche Jimmy Fontana, quello che io definisco “il rappresentante degli Ultras fra i giocatori“. Quando ha visto il numero di tifosi presenti ha esclamato: “Qui siamo il doppio di quanti erano a Torino ieri”; siamo esplosi, grande Jimmy: ogni riferimento alla marcia dei gobbi del giorno prima è assolutamente casuale. Davanti al celebre muretto c’erano, oltre a Berrino e Cairo, tantissimi tifosi, tantissimi amici; ma soprattutto c’erano le granata girls: quattro splendide ragazze che parteciperanno alla finalissima di miss muretto a fine estate. L’attenzione degli Ultras Granata è stata tutta per loro. E devo ammetterlo, anche la mia.

Muretto Granata #01Muretto Granata #02Muretto Granata #03

Nella terza foto si distingue chiaramente quella faccia da culo del mio amico Vincenzo che ha voluto a tutti i costi posare per una foto con le miss. Purtroppo la quantità di gente e la mia fretta (ho lasciato impostato a 100 ISO) non mi ha permesso di scattare foto decenti. E’ un promemoria che mi faccio sempre (controllare la velocità di scatto), ma che purtroppo troppo spesso dimentico, il monitor della reflex trae in inganno: da tenere a mente.