Lindsey Stirling in Teatro Romano (Verona)

POSTED ON 2 Ago 2023 IN Concert     TAGS: classic

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Dopo oltre 10 anni sono tornato ad ammirare la straordinaria Lindsey Stirling. L’occasione è arrivata a Verona, al teatro Romano, una delle tre tappe del tour italiano della violinista statunitense (le altre Pistoia e Roma). È stato un concerto travagliato per il sottoscritto in quanto mi sono ritrovato a litigare per quasi l’intera durata del concerto. Il motivo? Non lo so nemmeno io, forse le dimensioni (e il colore) del 70-200 Canon.

Prima del concerto è stato chiaramente annunciato che sarebbe stato possibile scattare foto e registrare video senza l’uso del flash; all’entrata hanno controllato il mio zaino minuziosamente e mi hanno consentito l’accesso.

Ma durante il concerto, dopo la finestra consentita ai fotografi, l’organizzazione ha deciso di passare dal sottoscritto minacciando di chiamare la sicurezza se avessi continuato a scattare foto, tutto questo nonostante all’interno del teatro metà del pubblico fosse intento ad utilizzare gli smartphone per riprendere e fotografare. Mi hanno scambiato per un fotografo (al quale era consentito scattare solo durante i primi tre pezzi) e non c’è stato verso: ho mostrato il biglietto e a quel punto mi hanno detto che non sarei potuto entrare con la macchina fotografica (e ho fatto notare che la sicurezza mi aveva consentito l’accesso con lo zaino).

Sono venuti almeno in tre a ricordarmi che non era più consentito scattare foto, sempre in modo decisamente prepotente e insolente.

Io ovviamente ho continuato a scattare perché assolutamente nella ragione. Ad un certo punto, spazientito, ho detto al tizio, che per l’ennesima volta veniva a minacciarmi, che non scattavo foto, ma che utilizzavo il 70-200 come cannocchiale per vedere meglio il palco. All’ultimo, poco prima della fine del concerto, ho mandato a quel paese la gentile signora che da 4 metri mi ha gridato “basta” con un movimento repentino della mani e lo sguardo truce. Prima di uscire ho tolto la schedina dalla macchina fotografica, per sicurezza. Ma nonostante l’opera di disturbo mi sono goduto il concerto e ho trovato nove foto interessanti. Alla prossima Lindsey.

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Origami all’Alba

POSTED ON 14 Lug 2023 IN Concert     TAGS: pop

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Ieri sera sono stato rapito da Alice, mia figlia, e mi sono lanciato (in senso letterale) sotto il palco del MOV Summer Festival di Mondovicino per assistere (e fotografare) al concerto di Clara Soccini, un’artista della quale ignoravo l’esistenza sino a qualche mese fa (e probabilmente anche lei). La nostra è diventata celebre grazie alla sua apparizione nella terza stagione della Serie TV Mare Fuori (che io purtroppo non ho visto). Alice non si è persa una puntata e conosce a memoria attori, personaggi, storie, canzoni e dettagli. Nella serie TV Clara recita nella parte di Crazy J una cantante trap che interpreta Origami all’alba, il pezzo che l’ha lanciata definitivamente nel rutilante mondo musicale. Il concerto è stato brevissimo, solo 4 canzoni (impatto scenico e luci da migliorare), e poi Clara si è dedicata alle foto con i suoi ammiratori: per la prima volta in vita mia sono andato ad aspettare un cantante al termine di un concerto per ottenere una foto ricordo. E ci siamo anche riusciti.

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Psychodrama Alice Cooper tribute band

POSTED ON 18 Giu 2023 IN Concert     TAGS: rock, coverband

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Venerdì sera mi sono presentato all’evento (American Day) organizzato dalla F.O.A.M. (friends of american machine) a Vicoforte (di fronte al celebre santuario) per fotografare la Psychodrama Alice Cooper tribute band. Non avevo molto tempo (circa 20 minuti), ma fortunatamente la timidezza dei presenti (in pochi si sono presentati sotto il palco) mi ha permesso di muovermi agevolmente per scegliere le inquadrature migliori. Loro sono molto, ma molto, bravi: non posso (preferisco) giudicare il discorso prettamente musicale (non ho competenze adeguate), ma dal punto di vista stilistico, scenico ed organizzativo sono ad altissimo livello. Nella mia giovinezza ho avuto un periodo molto rock/heavy e ascoltavo, tra gli altri, anche Alice Cooper, ma ricordavo solo un pezzo fra quelli che ho ascoltato giovedì sera: devo tornare un po’ al passato. :-)

E ho pubblicato anche una foto del batterista, che di solito il batterista non se lo incula nessuno!!

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Coma Cose

POSTED ON 24 Gen 2023 IN Concert     TAGS: event, pop

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Il terzo concorrente in gara, ah no, non è il festival di Sanremo. Anche se non ho sbagliato di molto perchè Coma Cose e Mr.Rain saranno entrambi fra i concorrenti dell’edizione 2023 della celebre kermesse canora. Concludo la serie di foto dedicate al concerto di inaugurazione di Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023, in realtà forse ne pubblicherò ancora due, con il duo composto da Fausto Lama e California, noti al grande pubblico come Coma Cose. Molto belli i pantaloni leopardati, devo ammetterlo. Dopo la loro esibizione, un po’ stanco, sono scappato (volevo fotografare il famoso rinoceronte appeso) e mi sono perso l’esibizione di Renga con la figlia Jolanda: peccato, sarà per un’altra volta

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Hai le fiamme negli occhi ed infatti
Se mi guardi mi bruci
– Coma Cose

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La carica di Voodoo Kid

POSTED ON 23 Gen 2023 IN Concert     TAGS: event, pop

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Quando Ambra Angiolini l’ha chiamata sul palco devo ammettere che non sapevo chi fosse. In realtà Voodoo Kid, pseudonimo di Marianna Pluda, 27enne bresciana, è un’artista eclettica che produce, compone e scrive, sia in inglese che in italiano, i testi e la musica delle sue canzoni (sono informazioni che ho appreso da Google ovviamente). La voce sul palco non mi ha entusiasmato, ma ascoltando “Tutto bene” in loop (una delle canzoni che ha presentato al pubblico di Piazza della Loggia e che fa parte del suo ultimo album) devo ammettere che non è niente male. Ma io faccio foto, vedo gente, e di musica non capisco praticamente nulla. :-)

La lunga permanenza nella città cosmopolita, della quale ha respirato l’aria di continuo cambiamento, lo studio della musica, in tutte le sue forme ed applicazioni, e la creatività tipicamente italiana, fanno di questa giovane artista un personaggio poliedrico ed unico.

Le ultime due foto sono dedicate a Ilaria Cammarata, una delle ballerine, che ho notato per la straordinaria somiglianza con Jenna Ortega, l’attrice protagonista della serie Mercoledì: separate dalla nascita, praticamente due gocce d’acqua.

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Cosa ci faccio qui
a fare finta che sia tutto ok
La tua amica bionda che mi balla in faccia
ma che festa di merda
– Voodoo Kid

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Mr.Rain in piazza della Loggia

POSTED ON 23 Gen 2023 IN Concert     TAGS: event, rap

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Sono appena rientrato da una 36 ore di fotografia molto impegnativa e sono spossato: ho scattato oltre 2000 foto in tutte le condizioni di luce possibili (e quasi sempre al freddo). Il clou del week-end è stata l’inaugurazione di Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023 (#BGBS23), evento al quale sono stato invitato insieme ad una delegazione di IgersItalia. Fra le proposte di questa fantasmagorica manifestazione (era presente anche il presidente Mattarella) un super concerto nella meravigliosa (io l’adoro) piazza della Loggia a Brescia. Fra gli ospiti della kermesse (tutti con un rapporto importante con la Leonessa d’Italia) non poteva mancare Mr.Rain, artista per il quale, insieme a migliaia di teenagers, ho un debole. Il nostro ha cantato tre pezzi del suo repertorio e ho deciso di iniziare con lui questa settimana che giocoforza dovrò interamente dedicare all’evento (spoiler: si fotograferà di cultura, arte e bellezza)(stay tuned).

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Proverò a lasciarti andare
Mi metterò tra te e le tue paure per non farti male
Siamo due gocce di pioggia in mezzo a un temporale
Che prima di cadere credevano di volare
– Mr.Rain

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Airborn @ Born To Fly 2022

POSTED ON 12 Nov 2022 IN Concert     TAGS: rock

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A fine estate sono stato trascinato in un piccolo paese di provincia ad assistere/fotografare (che nel mio caso sono due verbi che viaggiano sempre in coppia) un festival di musica rock. Airborn protagonisti di casa al -Power Metal Festival- Born to Fly 2022, metallo decisamente pesante avrebbe detto un mio carissimo amico: per intenderci di quelli che devi stare tutto il tempo con i tappi nelle orecchie, l’unico problema è che essendo stato trascinato all’ultimo secondo non avevo con me i tappi per le orecchie. Ho scattato per quanto ho resistito, poi sono dovuto scappare per salvaguardare i miei timpani. Come sempre in questi casi ho utilizzato lo zoom 70-200 f/2.8 a tutta apertura, ISO decisamente alti (1600-3200) e illuminazione scadente, ma qualcosa di interessante è uscito fuori. E mai come in questo caso posso dire che il rumore non si vede ma si sente. Fortissimo.

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Luca Barbarossa @ Imperia Unplugged Festival

POSTED ON 29 Ago 2022 IN Concert     TAGS: pop, wideaperture

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Il giorno prima di ferragosto mi trovavo ad Imperia (casa) per le meritate vacanze estive. E non potevo perdermi per nulla al mondo il concerto di Luca Barbarossa, ospite di punta dell’Imperia Unplugged Festival. E’ stato un spettacolo particolarmente divertente, Barbarossa è anche un grande uomo di palco e ha intrattenuto il pubblico (numeroso) con storie e aneddoti su Roma, la sua città natale: come quando ha raccontato del celebre cuoco romano che in punto di morte ha preteso che la camera mortuaria fosse ar-dente. Fra i grandi classici interpretati mi sono ricordato ancora a memoria le parole di “È’ come dentro un film“, di “Portami a ballare” e di “Via Margutta“, canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Avevo con il me il 70-200 f/2.8 e fortunatamente sono riuscito a spostarmi in libertà fotografando anche sotto il palco: Luca non si è mosso molto rimanendo seduto con la sua amata chitarra, ma qualcosa di interessante sono comunque riuscito a cogliere. Sta cadendo la notte sopra i tetti di Roma, tra un gatto che ride e un altro che sogna di fare l’amore…

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Il classico Morgan

POSTED ON 21 Lug 2022 IN Concert     TAGS: event, pop

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Per fotografare il concerto di Morgan ho adottato una tattica diversa dal solito. Ho deciso di arrivare dopo, molto dopo, per evitare l’attesa snervante e il solito ritardo. Mi sono presentato quindi ai cancelli alle 21.10 e il fatto che non ci fosse quasi nessuno ha destato in me qualche perplessità. Controllo l’orario e scopro che in realtà sono in anticipo di 20 minuti. Entro, mi accomodo sul fondo, in attesa. Come sempre 25 minuti di ritardo, quasi accademici. Quando l’inizio del concerto è questione di minuti, forse secondi (sul palco l’orchestra ha finito le prove) si sente una voce agitata in seconda fila: “C’è un medico?”. Fortunatamente il medico c’era, perché una signora, forse complice il caldo e la stanchezza, ha avuto un mancamento. Manovre di primo soccorso e circa 20 minuti (davvero troppo) per l’arrivo dell’ambulanza. Morgan inizierà il suo spettacolo solo alle 22.20. E fortuna che sono partito in ritardo. Ho scattato solo ai primi due pezzi, molto velocemente, qualche primo piano da sotto il palco, un paio di panoramiche da lontano e dopo circa 15 minuti ho lasciato Morgan al suo pubblico. Lui mi è piaciuto, le due canzoni che ha interpretato (una di Bindi, una tratta dal suo album canzoni dell’appartamento) un po’ meno.

Cosa vuol dire “musica classica”? E cosa vuol dire musica “colta”? Le separazioni che attribuiamo continuamente alla musica per incasellarla in definizioni e categorie valgono anche per chi quella musica l’ha creata? Quanta cultura popolare c’è nella musica di Mozart e quanto il popolo era legato alle arie di Verdi? Un brano “pop” può diventare un classico? Morgan passa attraverso le epoche ed i generi musicali dimostrando che le definizioni non riescono a contenere la creatività musicale, che la divisione colto/popolare non esiste e che la materia della musica si rigenera continuamente attraverso il genio degli artisti senza alcun limite. Da Bach e Vivaldi fino a Morgan, passando per Schubert, Bindi e De André, un viaggio nelle intersezioni tra i linguaggi musicali, con continui cambi di prospettiva e riletture, anche grazie agli arrangiamenti orchestrati e diretti dal M° Valentino Corvino.

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Armoniosa Ensemble -Roero Cultural Events-

POSTED ON 12 Giu 2022 IN Concert     TAGS: classica

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Ieri sera, nella splendida cornice della Chiesa di San Michele a Montà d’Alba, ho assistito al concerto dell’Armoniosa Ensemble. Non sono un grande esperto di musica classica e quindi mi sono limitato ad applaudire e, ovviamente, a fotografare. L’evento fa parte del Roero Cultural Events, una serie di concerti di musica classica che animeranno il Roero per tutto il mese di Giugno. Durante il loro spettacolo, La Serenissima con chiari riferimenti alla musica veneziana, i cinque dell’Armoniosa Ensemble hanno eseguito brani di Vivaldi, di Platti, di Back, di Albinoni, di Marcello. È stato uno spettacolo intenso, molto apprezzato dal pubblico che ha tributato una lunga standing ovation al termine del concerto.

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The GuestZ

POSTED ON 9 Dic 2020 IN Concert     TAGS: rock

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Sono passati 14 anni dal quel 9 dicembre 2006. Me l’ha ricordato l’amico Jonna con un topic su Facebook. Quel giorno ero a Roma a fotografare l’esordio dei The GuestZ, serata assurda al Linux Club. Le immagini dell’epoca sono terribili, scattate con il 28-135 F/4-5.6 e sono foto che adesso rifarei in modo totalmente diverso: il locale era buio, praticamente nero, e scattai tutta la sera con il flash on camera. Roba da pazzi. E poi il formato verticale, penso sia stata l’ultima volta della mia vita (adesso esagero). Ma è un ricordo fantastico nonostante la pochezza tecnica e di attrezzatura. Grazie Jonna, Aloha!

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La leggenda cominciò esattamente 14 anni fa!
Testimoni dell’evento: Samuele che immortalò le nostre facce quasi sbarbatelle con degli scatti magnifici!
Anche la Toscana aveva la sua delegazione con Rosa Facino (aka Viperonzi) e la Cavoli appena maggiorenne si affacciava sul mondo degli adulti.
L’età media di 27,6 anni della band (il nostro drummer Mattia ci faceva sentire ancora più giovani), anche se io e il MimmoGod Domenico eravamo già trentenni e pure conviventi!
Montagne di aneddoti, episodi imbarazzanti, cose che forse un giorno si potranno raccontare.
Il tutto gelosamente custodito e amministrato dal nostro Deus ex machina Roberto.
Abbiamo resistito a matrimoni, prole, coronavirus e con l’ingresso del nuovo drummer Armando, che si è integrato perfettamente con la nostra visione hard rock, siamo riusciti anche a pubblicare un disco intero dopo il primo clamoroso Ep del 2008.
Oggi probabilmente, rispetto a 10 anni fa, “contamo come er due de coppe quanno regna bastoni”, ma tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto da soli e soprattutto non abbiamo cacciato un centesimo per suonare nelle situazioni più o meno prestigiose.
Gli unici aiuti sono stati quelli dei fans e degli amici, che hanno creduto in noi e si sono divertiti a suonare con noi come il Pollastri e produrre con noi il nostro pugno di canzoni Christian e Danilo! ❤️
La leggenda continua e continuerà!
Up The GuestZ! 🎼

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Sabato sera sono andato, come promesso al mio amico Jonna, al LinuxClub a vedere i “The GuestZ”. Vedere, ascoltare e ovviamente fotografare. A loro piace il “ROCK N ROLL FRACICO!!” e si ispirano a “All the GOOD hard rock, from AC/DC to ZZ Top; pork meat & castles wine”. Belli potenti; Jonna poi non è cambiato. E’ passato più di un anno dalla prima e ultima volta. Ma lui è sempre molto ALOAH!”

J-Ax e Articolo 31 @ Wake Up

POSTED ON 18 Set 2019 IN Concert     TAGS: rap

J-Ax #12

J-Ax #02J-Ax #03J-Ax #04J-Ax #05

Sono passati 25 anni, ma J-Ax sembra non sentirli. A conclusione del live nel ringraziare i compagni di viaggio con una dichiarazione che tra lo slang militare di chi ha ancora fatto la “naja” e la dotta citazione (ad Anna Magnani, ndr) l’artista li ricorda uno ad uno, come “tacche” da incidere sul muro, che hanno scandito i suoi 47 anni e di cui andar fiero, per ognuna di loro. Il live presentato a WakeUp è stato una lunga regressione temporale, suddivisa in due parti: la prima dal 2009 al 2018 a raccontare la propria carriera da solista; la seconda dall’uscita di Strade di Città (1993) in poi con il supporto del fido dj Jad.

J-Ax #01J-Ax #15

Un percorso fatto di tutte le più importanti hit dell’artista, dalle più recenti (gli anni di Fedez e dei Comunisti col Rolex) a quelle cantate dai fan della prima ora (Tranqui Funky, Funkytarro, Domani, Ohi Maria), inframmezzato con lanci video che scandivano la Storia più importante degli ultimi 25 anni, tra il faceto (alcune pubblicità o momenti topici della TV, come la nascita del GF) ed il serio (artisti mancati come Avicii o Amy Whinehouse, o fatti di cronaca, come gli attentati di Parigi).

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J-Ax offre al suo pubblico così un lungo percorso talvolta un po’ autoreferenziale – ma, lo dice anche lui, “concedetemi il vezzo di festeggiarmi e nutrire il mio ego” – nella sua musica e nella cultura pop del nostro Paese. La gente apprezza, balla e applaude, in una occasione che si trasforma così in un momento di festa collettiva.

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Il finale, dopo aver presentato la band (con un ottimo, e ringiovanito, Paolo Jannacci), mostrato la bellezza del graffito che nelle 2 ore e più di concerto il writer Raptuz ha disegnato (e che verrà messo all’asta per beneficienza insieme a tutti gli altri creati durante il tour) e ringraziato gli artisti saliti sul palco prima di lui – si segnala un convincente e coinvolgente live tutto raggaeton e ballo dei Boomdabash -, non può che essere con la hit del 2019 Ostia Lido in un collettivo abbraccio nazional-popolare.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Viter Luna & CULTURECLUB51.

Boomdabash @ Wake Up

POSTED ON 16 Set 2019 IN Concert     TAGS: rock

Boomdabash #17Boomdabash #11

La settimana appena trascorsa è stata davvero strana. E’ iniziata domenica mattina con un evento tragico per qualsiasi fotografo: mi è caduta la macchina fotografica (mentre era sul treppiede) e si è frantumato lo schermo (che in quel momento era aperto e larghissimo). Colpa mia, molto self-control, una serie minima di improperi, ma fortunatamente la macchina non ha subito ulteriori traumi: in poche parole funziona, ma non posso visualizzare le immagini e il menù. Domani parte per l’assistenza. Ho quindi preso momentaneamente in prestito una fantastica Canon EOS 77D (che mi ha sorpreso per la qualità delle immagini nonostante sia APS-C), che ho affiancato per due giorni alla mia macchina senza schermo. Nel mentre mi sono giocato una notturna con la luna piena, un matrimonio, un battesimo e per finire due concerti. Giusto per non farmi mancare nulla. Il primo di questi concerti è quello che vedete in queste immagini: i Salentini Boomdabash live al Wake Up di Mondovì. Bellissimo spettacolo, musica ad altissimo livello (anche sonoro), grande pubblico, luci fantastiche e hit estive. E un po’ di sano orgoglio terrone: perchè loro sono orgogliosi di esserlo e amano la loro meravigliosa terra. E dopo esserci stato un paio d’anni fa non posso certo dargli torto.

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Ti aspetterò
Perché sei tu che porti il sole
E non c’è niente al mondo
Di migliore di te
Nemmeno vincere un milione

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Nada Malanima @ Attraverso Festival

POSTED ON 10 Set 2019 IN Concert     TAGS: pop, silver

Nada #02

Nell’anno del signore 1997 (si, 22 anni fa) ero in galleria al Teatro Ariston in Sanremo per assistere al Premio Tenco. Fu un’edizione straordinaria: ero andato per ammirare Gianna Nannini (semplicemente fantastica) e mi ritrovai ad ascoltare Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini. Quella sera mi innamorai (musicalmente) di Nada. Era il periodo del NadaTrio e, accompagnata da Fausto Mesolella (chitarra) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso), interpretò in modo straordinario alcuni pezzi del suo repertorio: io rimasi assolutamente incantato da Come faceva freddo, scritta da Piero Ciampi nel 1974; quella performance mi è restata impressa nella mente a fuoco. E sabato 31 Agosto, a Novello, sono tornato ad ascoltare “Il pulcino del Gabbro“: ancora oggi, dopo oltre 50 anni di carriera, è semplicemente straordinaria, la sua voce e la sua presenza scenica hanno pochi eguali in Italia. Grandissima artista.

Nada #01Nada #03Nada #04

Anche le finestre avevano un cuore
c’era una porta che faceva rumore
e mentre lui moriva d’inedia
lo scongiuravo dall’unica sedia
come faceva freddo
com’era bello che lui fosse lì
apro una porta sei piani di scale
ci sono i suoi quadri ma lui non c’è più

Subsonica @ Wake Up

POSTED ON 8 Set 2019 IN Concert     TAGS: rock

Subsonica #04

Avevo già fotografato i Subsonica a Mondovì (nel 2015), ma l’occasione di tornare ad ascoltarli durante il Wake UP era ghiotta e non me la sono lasciata sfuggire. Il palco dell’evento è qualcosa di pazzesco, stupendo e gigantesco: il più grande mai installato a Mondovì e per gli abitanti della zona è qualcosa da celebrare. Il primo freddo di fine estate è appena arrivato, c’è tantissima gente e anche Samuel indossa una felpa per ripararsi dalla temperature rigide del settembre monregalese. Quest’anno l’evento non è più al coperto come gli anni scorsi e guardando il cielo di questi giorni è un po’ un azzardo. I Subsonica si presentano con il loro classico sound, le canzoni più celebri (al sottoscritto Lazzaro piace un botto) e con un manifesto politico (della durata di qualche minuto) di chiara matrice comunista (da pronunciare con la voce e il tono di Fantozzi: “Scusi Sire, ma non mi vorrà mica dire che lei, scusi il termine sa: COMUNISTA”) che il pubblico apprezza solo in parte. Io, per esempio, l’ho apprezzato. E’ stata una toccata e fuga, sono arrivato a metà concerto, ho scattato per 4 canzoni (circa 300 foto) e sono scappato; questa è, ovviamente, una selezione delle migliori.

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Musica e Fotografia

POSTED ON 4 Feb 2019 IN Concert, Reportage     TAGS: event, superwideangle, wideaperture

Musica e Fotografia

Ieri pomeriggio, nella chiesa sconsacrata dei Battuti Bianchi (o del Gonfalone) a Fossano, si è tenuto un evento straordinario: un incontro fra musica e fotografia organizzato dalla Fondazione Fossano Musica, con il patrocinio dell’Associazione Fotografica MondovìPhoto e di progetto HAR.

Un moderno utilizzo del poema sinfonico, una composizione estemporanea di ampio respiro, in più movimenti, che sviluppa musicalmente un’idea ispirata ad un insieme di immagini fotografiche opportunamente selezionate.

Fra queste immagini fotografiche opportunamente selezionate anche qualche opera del sottoscritto. Durante l’evento si è parlato molto di arte e del connubio fra musica e fotografia, ma io credo che troppo di frequente si parli di arte e fotografia a sproposito: la parte artistica nella fotografia è davvero minima e quasi sempre coincide con tecnica e colpo d’occhio. Non posso negare che in senso lato la fotografia è una forma d’arte, una sorta di genio, una attitudine naturale a produrre opere di interesse artistico semplicemente osservando in modo diverso dal comune. Ma quando si parla di arte oggi s’intende quasi sempre un’opera di alto contenuto estetico, che concerne un livello di bello molto elevato. E non tutta la fotografia ha questo livello di bello, molte volte è mera rappresentazione della realtà, una straordinaria e stupefacente rappresentazione del mondo. Ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di qualcosa di diverso da quello che comunemente viene inteso come arte.
E quando mi sento definire artista (e capita, incredibile, ma capita) mi viene da sorridere: sono davvero molto lontano dal concetto comune di arte, nella mia fotografia vedo un insieme di pixel incrociati e modificati in modo che può risultare, in rari casi, armonioso. Ma non è arte, è semplice rappresentazione personale e digitale di persone/cose/momenti/luoghi.

No great artist ever sees things as they really are. If he did, he would cease to be an artist.
Oscar Wilde

Quando sono entrato nella chiesa dei Battuti Bianchi per l’allestimento della mostra ho subito pensato a come fotografare l’evento. Dall’alto, con il 14mm per una visione completa e perfetta della sala. Ho chiesto l’autorizzazione per salire al piano superiore (non ho idea di come possa definirsi) e ho scattato a tuttaapertura (ISO 1600) dal centro perfetto. Ed è proprio come l’avevo immaginata, ed è una cosa rarissima: immaginare e realizzare.

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