
Quando sono partito per l’Islanda riuscire ad osservare da vicino (e fotografare) le foche non era nel mio personale programma di viaggio. Ma quando siamo arrivati alla laguna di Fjallsárlón ho subito intuito che le possibilità di avvistamento sarebbero state decisamente elevate. Ed infatti, con un discreto colpo di fortuna, siamo riusciti ad incontrare, a distanza molto ravvicinata (che potrei quantificare in 10-15 metri), addirittura due esemplari, entrambi sonnecchianti e spiaggiati sopra una lastra di ghiaccio.
Queste creature apparentemente goffe possono nuotare raggiungendo i 20 chilometri orari ed immergersi fino a 180 metri di profondità. Sono in grado di dormire sott’acqua e, rallentando il metabolismo (il cuore da 100 battiti al minuto scende a 10), trattenere il respiro fino a mezz’ora.
Come nel caso dei Puffin il 70-200mm non è proprio l’ideale, servirebbe qualcosa di più dal lato tele. Fortunatamente la foca è un animale decisamente più grande e soprattutto più tranquillo rispetto ad un volatile: siamo riusciti a passare molto vicino e loro, con malcelato disinteresse, sono rimaste immobili ad osservarci: mi verrebbe quasi da dire in posa per la foto ricordo. Chiedo scusa per il titolo davvero squallido, ma non sono riuscito a resistere alla tentazione.











Uno degli obbiettivi del mio viaggio in Islanda era osservare (e fotografare) le pulcinella di mare, nome in codice Puffin (nome scientifico Fratercula Arctica, che significa Fraticello Artico, e si riferisce al suo piumaggio bianco e nero che ricorda le vesti di un frate); nella stagione estiva questa particolare e buffa specie di uccelli è solita vivere e nidificare sulle coste dell’Islanda e in special modo nella zona di Dyrhólaey. Purtroppo in viaggio mi sono accorto dei limiti naturalistici della mia attrezzatura: la EOS R è una macchina straordinaria per ritratti, panorami e interni, ma quando si tratta di inseguire soggetti volanti (e veloci) risulta estremamente lenta. Anche il 70-200, pur essendo una lente favolosa, quando si tratta di fotografia naturalistica è decisamente corta: anche se in Islanda le pulcinella di mare sono abbastanza vicine e avvicinabili la focale 200mm è davvero limitata per questo tipo di soggetti. Nel caso servirebbe almeno, e dico almeno, un 400mm. Qualcosa di statico comunque sono riuscito a fotografare, anche grazie all’aiuto dell’altissima risoluzione della mia macchina fotografica e all’efficace arma del Crop. Sono tre immagini scattate ad una distanza di circa 8-10 metri.



Hai mai seguito il volo
Di un falco o di un gabbiano
Traiettorie ardite nel vento
Dentro al cielo lontano?
– Enrico Ruggeri