
Quando ero bambino mio padre fotografava sempre con la sua fedele Nikon F. Ricordo benissimo la sua valigetta in alluminio riempita di gomma piuma con gli spazi ritagliati per il corpo macchina e i vari obbiettivi. Per il sottoscritto era intoccabile e proteggeva un mistero ed un fascino ancora oggi ineguagliati. Quella era LA macchina fotografica, non esisteva niente di meglio; una leggenda che ho sempre portato con me, nel cuore e nel cervello. Ed è giunto il momento di fare il grande passo e di seguire le orme paterne: Nikon è un marchio importante, storico e le sue macchine fotografiche sono sinonimo di qualità e classe. Ho deciso quindi di cambiare, ho comprato una Nikon D600 con AF-S DX NIKKOR 18-200mm f/3.5-5.6 G ED VR II (le sigle devo ancora capirle tutte). Ebbene si, i blabla dell’ottica fissa saranno sconcertati, ma sono stanco di cambiare lente di continuo. La qualità costruttiva della casa nipponica si vede subito e il 18-200 è uno zoom molto esteso ma di grandissima nitidezza (anche a tutta apertura). Fatemi auguri e complimenti: da oggi sono ufficialmente un fotografo vero.

Questa foto non sarebbe dovuta apparire fra le ‘predilette’. Perché nella mia idea di realizzazione l’immagine ideale comprende anche la macchina.foto; senza sembra che il soggetto (cioè me stesso) utilizzi l’obbiettivo come un auricolare anziché come un’arma. E no, non si sente parlare Ansel Adams. Però mi piaceva molto la mia espressione (che attore!!) e trovavo il maglione particolarmente adatto al contrasto con lo sfondo arancione: ho quindi deciso di regalarla al mio amato pubblico di fedelissimi. E perdonate la faccia, ma ho solo quella. ;-)

Questa foto si ispira a Headshot di Martin Gommel, e da qui il titolo. Mi piaceva l’idea e mi piaceva la realizzazione, quindi ho provato a replicarla: come fanno i falsari quando cercano di riprodurre un quadro celebre. Questa è la prima foto scattata con la Canon EOS 5D Mark II (nell’occasione usata con il 135mm f/2). Ho impiegato diverso tempo a trovare la quadratura del cerchio e la faccia giusta (e su quella ci sono ancora dei dubbi): gli autoritratti con l’autoscatto sono sempre un’impresa complicata specialmente se si vuole fotografare a f/2 (la DoF è limitatissima).

Devo ammettere che il digitale mi ha stancato. Troppa elaborazione, troppo ritocco, troppi scatti: si è completamente persa la poesia. Una volta prima di schiacciare il pulsante di scatto si rifletteva, si pensava, e le foto erano studiate e ragionate con calma. Oggi invece ha ragione chi scatta più velocemente, senza pensare, senza collegare il cervello. Vincono gli automatismi e la raffica. E ho deciso di dire basta. Voglio togliere il microprocessore, abbandonare le schede e tornare alla pellicola. Ho ripreso la vecchia biottica RolleiFlex (con obbiettivo Zeiss Tessar 75mm), mi sono procurato i rullini giusti (praticamente introvabili) e voglio fotografare come faceva mio nonno. Voglio comprare anche una Toy Camera, una Holga, e provare la Lomografia. Basta, si cambia, si torna al passato.
![Istruzioni per l'uso [up]](http://farm8.staticflickr.com/7194/6931099193_bd3986be34.jpg)
![Istruzioni per l'uso [down]](http://farm8.staticflickr.com/7207/6931099185_2cb855c94a.jpg)
Non sarebbe tutto più facile se ognuno di noi arrivasse con un libretto delle istruzioni? Come un frigorifero o una macchina fotografica.
Certo, forse sarebbe meno divertente, ma di sicuro più semplice.
Così sai com’è che funziono. Mica perché sei tonto, è che siamo tutti ingranaggi.
Istruzioni per l’uso è un progetto, un tumblr, di Marina Abatista. Ho trovato l’idea molto divertente e ho deciso di cimentarmi con il suo format; non sapendo quali istruzioni allegare ho inserito nella foto due delle mie passioni: se volete utilizzarmi è impossibile prescindere da fotografia e Toro. Sappiatelo. ;-)

Non che sia un modello eccezionale, anzi, ma ultimamente mi sono dedicato molto al Self-Portrait. Soprattutto con specchio, macchina.foto e pose plastiche da consumato attore del ritratto. Questo è uno scatto recente, in un negozio di abbigliamento a Mondovì Piazza: Okra Store. E non sarà l’ultima immagine dedicata all’Eco-Abbigliamento. :)