Tutti gli anni arriva sempre prima e quest’anno sono riuscito anche a fotografare questa sensazione. Un paio di settimane fa, era il 24 ottobre, sono andato a Torino e, sorpresa, in piazza Palazzo di Città si stava ultimando il montaggio di tappeto volante, la ormai consolidata e celebre illuminazione natalizia progettata dal genio del pittore e scultore francese Daniel Buren e presentata per la prima volta nel 1999. Ho scoperto che quest’anno Luci d’Artista è iniziato ufficialmente il 27 ottobre (circa due mesi prima di Natale) e terminerà lunedì 8 gennaio. L’idea di tornare a Torino, a distanza di 4 anni, per ammirare le nuove installazioni è decisamente presente.
A margine della PhotoMarathon torinese ho scelto di passare un po’ di tempo alla fiera del Disco. È una sorta di
Ero certo che avrei trovato spunti interessanti e magari qualche foto per la competizione fotografica. In realtà nessuna foto si adattava ai temi della maratona (solitamente fotografo prima e poi cerco di comprendere il tema), ma la fiera del disco è stata di grande ispirazione e in pochi minuti sono riuscito a portare a casa tantissimi scatti interessanti. E poi ho osservato e ammirato qualcosa di vero e autentico, e io adoro il sacro fuoco della pazzia che viene alimentato senza interruzione dalla forza della passione. E fra queste bancarelle e fra questi dischi di passione ne ho trovata davvero tantissima.
Dopo la pausa dovuta alla questione Covid sono riuscito a tornare a Torino per partecipare alla tappa sabauda (e unica) dell’Italia PhotoMarathon, a distanza di 4 anni dall’ultima volta. Se non erro dovrebbe trattarsi della mia quarta partecipazione. Come sempre mi sono divertito: Torino (la domenica) è una città meravigliosa e, se dimentico i problemi dovuti alla circolazione in auto (che odio), davvero vivibile. Il centro storico è una festa di folklore, eventi, persone, amicizia, arte ed è facile perdersi in mezzo alla gente. Ho camminato tantissimo, alla fine della giornata ho superato i 30.000 passi, e nonostante le difficoltà credo di essere riuscito a trovare 9 foto interessanti. Poi sarà al solito la giuria a giudicare, ma anche questa volta l’impegno è stato massimo. Si respira sempre un’atmosfera positiva e allegra alla Torino PhotoMarathon: sono riuscito ad incontrare vecchi amici e a conoscere persone interessanti. Ho anche mangiato abruzzese e sono andato all’Olimpico Grande Torino a vedere il Toro (e una foto è scattata di fronte allo stadio). Cosa chiedere di meglio?
In ordine di apparizione i titoli sono:
Leggerezza
In astratto
Circolare
Allo Specchio
Mani in pasta
Non c’è due senza tre
Tra le nuvole
Inclusione
Ultim’ora
La gentilezza è la più grande forma di ribellione e la musica, il più potente mezzo di condivisione.
– Vale Petrilla
Quando ho visto la scena non ho potuto evitare/esimermi; ero dall’altra parte del marciapiede, ho aspettato il semaforo rosso e mi sono lanciato in mezzo alla strada. La signora ovviamente si è accorta della mia manovra bizzarra, ha alzato lo sguardo dal lunghissimo scontrino e mi ha fissato con uno sguardo più che perplesso. Ho scattato, ho ringraziato e le ho chiesto: “Ha lasciato qualcosa nel negozio?”. Le ho strappato un cenno di un sorriso e sono scappato nella direzione opposta, come un supereroe d’altri tempi.