Il post-Covid (anche se purtroppo non è ancora finita) mi ha lasciato qualche segno sulla pelle e nell’anima. Non è il virus il colpevole, ma il sottoscritto ha perso un po’ di smalto per quanto concerne la fotografia e, soprattutto, la post-produzione. Sono svogliato. E’ quasi un mese che non pubblico su queste pagine e forse è il caso di concentrarsi maggiormente e cambiare pagina. Fra le novità dell’ultimo periodo c’è l’arrivo in casa Silva (come se non fossero abbastanza i gingilli tecnologici) del drone più in voga del momento: il DJI Mavic Mini, 249 grammi (non uno di più) di tecnologia. Le potenzialità sono quelle che sono e la qualità fotografica non è eccelsa, tutto in proporzione al peso, ma comunque quanto basta per divertirsi e scattare qualcosa di alternativo. E questa è la prima foto di quella che potrebbe essere una lunga serie. E’ la Torre Saracena sul Pizzo di Ormea fotografata da Barchi; non conosco l’altitudine, ma dovremmo essere intorno ai 40 metri (da terra). Si riparte in volo (credo).
Tutto ciò che si è fatto in Occidente durante tanti secoli si è fatto all’ombra gigantesca della croce.
– Paul Louis Couchoud
Un altro giorno un’altra ora ed un momento
Dentro l’aria sporca il tuo sorriso controvento
Il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco
Tu sei come me
– Subsonica
El Golfo è un piccolo paesino sulla costa Ovest dell’isola di Lanzarote; ai limiti del parco nazionale del Timanfaya e poco più a Nord del punto panoramico di Los Hervideros. Ci si arriva dopo aver percorso una stradina meravigliosa che costeggia il mare, un ambiente vulcanico davvero suggestivo. A El Golfo si trova anche il lago Verde (che non sono riuscito a fotografare decentemente): un piccolo stagno di acqua clamorosamente verde per la presenza di organismi vegetali che vi vivono in sospensione, dichiarato riserva naturale e al quale non è possibile avvicinarsi. El Golfo è un piccolo villaggio turistico a ridosso della spiaggia: 10 case, 12 ristoranti, un parco giochi, 5 bar e niente altro. Ad Aprile è quasi deserto. Ho provato a raccontare con le immagini la bellezza di questo mare difficile e, per certi versi, selvaggio. Ho esaperato, anche troppo, contrasti e colori per rendere al meglio l’atmosfera che si respirava in quel momento. Un esperimento.