Siamo sulla spiaggia di Cadiz, sono da pochissimo passate le otto si sera. Il sole è quasi al tramonto ma la temperatura è perfetta per godersi l’oceano Atlantico. Sto passeggiando sulla battigia, un paio di bambini corrono sulla riva, una gruppo di ragazzi (presumo una squadra di calcio) corre a piedi nudi dove la sabbia è più morbida. E vicino a me due signori di una certa età, incuranti della giornata che muore, si godono gli ultimissimi raggi di sole: due comode sedie, il più classico degli ombrelloni da spiaggia con i vestiti appesi, berretto e ciabatte. Incantevole stereotipo.
Questa foto è la mia candidata alla vittoria nel concorso fotografico indetto da Mondovìphoto: “…in movimento”. Per questo tema volevo evitare il solito panning oppure la terribile equazione foto mossa=movimento; e quindi ho scelto di raccontare il tema attraverso una piccola storia: un bambino che gioca e si muove, al tramonto, sulla spiaggia di Cadiz. Il taglio orizzontale mi sembrava più adatto all’idea e soprattutto al tipo di immagine (spiaggia, mare, tramonto). E’ un modo di vedere il movimento in fotografia un po’ diverso dal solito clichè. Speriamo la foto incontri i favori del pubblico. ;-)
Un pomeriggio di inverno; si pensa al freddo, alla neve, al ghiaccio, alla montagna. Qui è diverso. La meraviglia è sempre dietro l’angolo pronta a sorprenderti, e capita di camminare lungo il mare in una splendida giornata primaverile, con il sole che tramonta, i bambini che giocano sull’erba, cani e ‘conigli’ a passeggio. Non fa freddo, il panorama è splendido e riempie di serenità il cuore di chi riesce a godersi un po’ di pace. La temperatura esterna è di circa 14 (quattordici) gradi. E’ primavera. Anzi no, è inverno. Ma la differenza, ad Imperia, è davvero molto labile.