

Sogno di mezza estate in Val Ellero è il titolo, difficile, di un concorso fotografico organizzato dall’associazione Artusin in collaborazione con MondovìPhoto. Non ero assolutamente intenzionato a partecipare sino a quando non mi sono ricordato di aver scattato, nel 2013, una serie di fotografie proprio nel fiume Ellero. La modella è Francesca e proprio lei mi aveva portato in questo piccolo angolo di paradiso. Dopo Rastello (interessante frazione del comune di Roccaforte Mondovì) il fiume Ellero fa una piccola ansa e qui si forma un laghetto con tanto di minuscola cascata. Semplicemente splendido e semplicemente perfetto per un sogno di mezza estate.

Questo è il Gesso, il fiume che insieme allo Stura dona la caratteristica forma alla città di Cuneo. Quella appunto di un Cuneo. Ho scattato queste foto nel parco fluviale, poco prima del tramonto, durante un’escursione con il gruppo Fotoliberamente. Il cielo era liscio come l’olio, il panorama non eccelso e quindi ho deciso di dedicarmi alle lunghe esposizioni. Ho montato un filtro ND64 e utilizzato il cavalletto per ottenere il classico effetto del mosso creativo. Nelle foto verticali (che in realtà sono crop) ho chiuso maggiormente il diaframma (f/14) ed aumentato il tempo di scatto (4 secondi) per ottenere l’effetto seta, che con le pietre ha sempre il suo perché. La desaturazione è tornata utile per rendere le foto apparentemente artistiche: un piccolo escamotage per tentare di salvare il salvabile.



…immersi nei colori d’autunno. Un titolo un po’ prosaico per definire una passeggiata fotografica organizzata dal Mondovì Photo sulle rive del fiume Pesio. Ci siamo ritrovati in 7 appassionati veri (che non temono la sveglia alle prime luci dell’alba di domenica) per riuscire ad immortalare questo piccolo ma spettacolare tratto di fiume (era il 27 di ottobre ed io sono sempre in ritardo). Tutte le foto sono scattate con il filtro ND64, polarizzatore e, ovviamente, treppiede (data la lunga scarpinata ho scelto di portare con me il leggerissimo e pratico beFree della Manfrotto). Per ottenere questo effetto tipo seta sull’acqua che scorre è necessario scattare con tempi lunghi (in questo caso quasi sempre 6 e 10 secondi); purtroppo in pieno giorno questo risulta quasi impossibile. Si deve quindi ricorrere ad un filtro Neutral Density che riduce l’intensità della luce che arriva al sensore. Per queste foto ho utilizzato un ND64 che permette di ridurre il tempo di scatto di 6 stop. Sembra semplice ed in effetti lo è: ci vuole solo qualche metro di pazienza, ma i risultati sono garantiti.






Questa è probabilmente, fra le oltre mille scattate, la foto che rappresenta maggiormente la settimana trascorsa su Costa Luminosa nei Fiordi Norvegesi. Perché c’è la contemplazione e l’ammirazione del paesaggio, il relax, e nella parte destra dell’immagine ci sono due fotografi che rappresentano il focus del viaggio. E’ una foto ‘costruita’ in quanto ho chiesto a Paola di posizionarsi sul muretto con le spalle rivolte alla fotocamera; ho quindi aspettato (non è servito attendere molto) che un fotografo (per un colpo di fortuna ho trovato anche un iger) entrasse nell’inquadratura e ho scattato. Ho scelto un’apertura di diaframma molto ampia perché volevo che lo sfondo rimanesse sfuocato per concentrare l’attenzione della foto su Paola. E poi il muretto in primo piano è davvero bellissimo e, soprattutto, fotogenico. :) [La foto prende il nome dall’hotel Stalheim che gentilmente ci ha concesso la sua terrazza per permetterci di ammirare il panorama]