Questi tre scatti fanno parte di una serie dedicata a Monterosso, la prima perla delle cinque terre che si incontra arrivando da Ovest. Ho già pubblicato una foto (probabilmente la migliore) qualche giorno fa. Sono tutte immagini colte al volo, senza treppiede (che avevo colpevolmente lasciato in macchina), naturali, con tempi di scatto veloci e tantissimi elementi di disturbo. Non ero preparato, siamo arrivati ‘di corsa’ e ho fotografato senza riflettere troppo, basandomi sull’ispirazione del momento. Prometto, giuro che non succederà più. Il titolo del post è un gioco di parole che mi ricorda le scuole superiori ma è decisamente troppo stupido e complicato da spiegare.
Ci sono foto che ti lasciano un’empatia particolare già nel momento dello scatto. E hai fretta di portarle sul monitor per poter capire se il tuo giudizio iniziale è corretto. In molti casi la delusione è cocente: le foto che si rivelano brutte foto, nonostante la buona impressione al momento dello scatto, sono infinite. Ma questa no. Questa no. Io mi sono innamorato di questa foto prima ancora di scattarla, prima ancora di osservare il piccolo monitor della mia reflex. Ho capito che sarebbe stata interessante al momento della composizione: le onde, il cielo, il pescatore solitario sul molo, il controluce. Tutto era perfetto. E dopo non sono rimasto deluso.
Giuro, non volevo tediarvi con l’ennesima foto del lago di Pianfei. Però la luce ed il riflesso di questa immagine mi sembravano interessanti e ho deciso di pubblicarla nella mia bacheca di Facebook. In tempo zero (devo ammetterlo, un po’ a sorpresa) sono iniziati a fioccare i mi piace accompagnati, in alcuni casi, da commenti al limite dell’entusiastico. A quel punto mi sembrava brutto non dedicarle un po’ di spazio su questi schermi. La foto è scattata a mano libera, con il 16-35, nel pieno pomeriggio poco prima dell’arrivo del classico temporale estivo. E poi fuggi fuggi generale alla ricerca di un riparo. :)
Lo so, ho già proposto questo lago in tutte le salse: inverno, neve, estate, tramonto, alba. Ma mi piace, cosa posso farci? E soprattutto non ero mai andato in primavera, al mattino, quando la natura si risveglia ed i colori sono simili alla magia. E poi, devo ammetterlo, volevo assolutamente provare la spettacolare focale 16mm: non ho utilizzato nessuno tipo di filtro (avrei dovuto montare un polarizzatore), ma ho semplicemente aumentato il contrasto ed enfatizzato il verde (la primavera dev’essere aiutata) in post-produzione. E tornerò al lago di Pianfei. Giuro.
Mi sembra giusto festeggiare l’ultima domenica di novembre con una foto; e dopo l’alba sul lago di Pianfei é doveroso bissare con la versione clouds. Ho scattato questa foto un paio di mesi fa (inizio settembre) e il cielo estivo della sera era velato da nuvole molto ma molto scenografiche. Buona domenica.