Alice deve portare una testimonianza delle sue vacanze estive e fra le proposte della maestra c’è anche un testo scritto da un genitore. Io ho un photoblog, pubblico foto, scrivo, perché no? La prima volta che ho visto la Torre di Pisa è stata nella primavera del 1984, nella gita di quinta elementare che prevedeva anche Lucca e lago di Massaciuccoli. E mi ricordo ancora oggi, a distanza di quasi 40 anni, l’entrata in Piazza dei Miracoli come una visione. Ero rimasto allibito, estasiato, incredulo: al limite della sindrome di Stendhal. E nonostante sia tornato a Pisa almeno altre due volte ho voluto cogliere l’occasione della settimana di vacanza in Toscana per mostrare ad Alice quell’immagine. Ho fatto in modo di entrare dalla stessa parte, cioè quella che mostra nell’ordine Battistero, Duomo e Torre Pendente. Sul momento Alice ha mostrato la solita calma, quasi incurante del fascino del luogo, più impegnata a cercare un pop-it a forma di Torre di Pisa dai venditori ambulanti (si è dovuta accontentare di una calamita). Ma al ritorno a casa ha iniziato a ricordare e a raccontare con entusiasmo della sua avventura sotto la Torre Pendente. Purtroppo per motivi di età non le è stato permesso di salire sulla Torre, ma è un’esperienza che potrà vivere più intensamente fra qualche anno.
Parliamo di fotografia? Forse sarebbe meglio di no: fotografare in pieno sole, in una torrida giornata estiva, la celeberrima Piazza del Duomo è davvero complicato, trovare un’idea interessante è quasi impossibile e mi sono dovuto accontentare delle solite foto cartolina; le due all’interno della Torre (si, non ho resistito alla tentazione) sono scattate con la fotocamera dello smartphone in quanto non è permesso salire con la macchina foto.
The planet of peace is a fountain located in front of the Presidential Palace in Bratislava. There is a globe over 21 meters high on the water. It is decorated with images of pigeons – symbols of peace. The sculpture was created in 1982. It was cast from an alloy of various metals according to the design of Tibor Bártfay, Valérie Triznova and Pavel Vaj. The sculpture looks like it was floating in the fountain’s waters. Pigeons fly around the earth, carrying peace to every corner of it.
Se c’è una torre io devo salire. E’ tautologico. E quando ho visto la Donauturm a Vienna non ho resistito alla tentazione, ho dovuto. E devo ammettere che, come sempre, ne è valsa la pena; cioè, dal punto di vista fotografico trovo terribile salire, le foto sono sempre più efficaci dal basso. Anche perché generalmente l’evento avviene in orari non compatibili con la buona fotografia (anche se in realtà nel caso specifico di Vienna sono stato piuttosto fortunato). Ma dal punto di vista emozionale sentire il vento sulla pelle (c’è sempre vento in alto) e ammirare il paesaggio è una sensazione davvero unica. Sempre più in altoooo…
252 metri di altezza, due ascensori rapidi, durata della corsa 35 secondi: dalla terrazza panoramica della Torre del Danubio, ad un’altezza di 155 metri, si gode la vista migliore su Vienna. Il panorama a 360 gradi sulla città è mozzafiato. Recentemente ristrutturata, la Torre del Danubio si presenta nel suo nuovo splendore. Anzi, nel suo vecchio splendore! Il ristorante sulla torre, che ruota intorno al proprio asse, e il caffè ad un’altezza di 170 metri sono stati riportati indietro allo stile degli anni ’60, naturalmente reinterpretato in chiave moderna e aggiornando il livello tecnico degli impianti. La Torre del Danubio fu costruita nel 1964, in occasione della Mostra viennese del giardino.