
Titolo: Bitta. Sottotitolo: Paraculata di Instagram.
Proprio ieri leggevo di foto che “si salverebbero solo con una paraculata di Instagram”. L’espressione mi ha fatto ridere perché davvero Instagram riesce a resuscitare foto che altrimenti finirebbero nel dimenticatoio. Questa bitta (che fa parte di una serie) è salvata grazie ad un’action di PhotoShop che ricorda molto uno degli effetti tipici dell’applicazione dell’iPhone. E’ davvero una paraculata. :)

Oggi è San Valentino, il giorno degli innamorati, e mi sembra giusto e opportuno (ri)proporre questa foto. E’ una foto casuale ma allo stesso tempo voluta. La sera del 13 febbraio passavo sul lungomare e mi sono accorto della composizione di pietre sulla sabbia. Volevo assolutamente fotografare all’alba e la mattina seguente sono arrivato sulla spiaggia di buon ora e con il buio. Ho dovuto aspettare una ventina di minuti prima del sorgere del sole. Ma penso che ne sia davvero valsa la pena.

Questo è il Parrasio, la vera Imperia Antica. Sotto i panni stesi ad asciugare si nasconde la targa dedicata a Giuseppe Elia Benza. Giuseppe Elia Benza fu un grande patriota, amico di Mazzini, partecipò attivamente alla costruzione dell’Unità d’Italia; fu il primo deputato di Porto Maurizio al parlamento Subalpino. E questa immagine mi sembra davvero un simbolo interessante quando manca poco più di un mese al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.

Questa è la mia spiaggia. E’ un luogo quasi segreto (quasi) e difficilmente accessibile. Per arrivarci bisogna scendere una serie di gradini terremotati e sconnessi, poi una discesa ripida in terra battuta quindi un paio di salti e ancora qualche scalino difficile. E’ un posto tranquillo dominato da un’antica torre saracena. La spiaggia è di pietre, entrare in acqua è difficile. Ma questa è la mia spiaggia. E’ una spiaggia solitaria, al tramonto non c’è quasi mai nessuno ed è un posto ideale per fotografare. In cima alla torre si apre una splendida terrazza a picco sul mare. E la vista, all’infinito, è meravigliosa.

Forse domenica. Il cielo è frastagliato e sulla spiaggia il vento è fortissimo. Il mare è agitato, rumoroso, nervoso. La sabbia si alza a folate e costringe a stringere gli occhi, costringe a riparare con le mani. E’ autunno ma sembra che l’inverno abbia già preso posizione. Si gela, mi stringo nella giacca. In acqua, freddissima, uomini (e donne) cercano di controllare il loro aquilone. I windsurf sono quasi spariti, sono merce rara. Sulla riva un solo uomo: cerca di entrare in acqua ma il vento si ribella e stragonfia la vela. E’ terribilmente complicato, difficile, faticoso.