
Come tradizione vuole la prima foto del nuovo anno dev’essere scattata negli ultimi giorni dell’anno precedente. Poco importa se nel tempo ho modificato le regole (all’inizio avevo deciso di scattarla sempre il primo giorno dell’anno alzandomi all’alba, ma credo sia la definizione di distopia). Questo notturno arriva dal presepe vivente di Bagnasco, scattata poco prima della mezzanotte del 24 dicembre: treppiede, fish-eye (mi piaceva l’idea) e lunga esposizione (15 secondi) a F/6,3. Era decisamente buio. E’ una foto importante, per modo di dire, in quanto è la prima che non pubblico su Flickr. La notizia di questi primi giorni del 2019 è il cambio delle regole da parte del celebre social network dedicato alla fotografia: gli utenti free non avranno più un TB di spazio a disposizione, ma solo un numero fisso di 1.000 foto. Io sono arrivato alla veneranda cifra di 3141. E’ la fine di un’era. E il sottoscritto non ha nessuna intenzione di pagare l’ennesimo abbonamento (sono già troppi) per un servizio che praticamente non utilizzo, e quindi addio. Molte delle foto di queste pagine (diciamo i primi anni) sono linkate direttamente da Flickr e, dal 4 febbraio, spariranno. E’ facile che qualche immagine si perda: nel caso, se potete, segnalatemelo. Addio Flickr, sei stato il mio primo social network, ma da qualche tempo avevi perso il tuo smalto e la tua simpatia. Non mi mancherai.

Quello che mi stupisce sempre del carnevale è il livello di preparazione e di studio che alcuni gruppi portano lungo il percorso della sfilata. Ho ammirato spettacoli di ottimo livello preparati con cura e passione; parliamo di mesi di preparazione, di serate, di coreografie studiate a tavolino. Per il puro gusto di divertirsi. Ho scelto sei foto del Carlevè ‘d Mondvì sul tema esibizione e, non casualmente, ho preferito dedicarmi ai due gruppi della zona che sono riusciti maggiormente a divertire il pubblico: Margarita e Peveragno, legionari e pevepuzziani (?). Fumogeni, coriandoli, striscioni, balletti, duelli, sangue e arena. Davvero bravi. Sono entrato dentro, fotografando a pochissimi centimetri dalla scena e con il fish-eye ho ottenuto un effetto davvero molto partecipato. Il rovescio della medaglia è che arrivato a casa mi sono trovato coriandoli un po’ ovunque. :-)






Collegato al Carlevè 2018 c’è un concorso fotografico organizzato e gestito dall’amico Davide Gonella. E’ un concorso molto complicato (ma gratuito) e fra i temi obbligatori c’è la categoria Maschera Lui. E’ probabilmente la categoria più facile, e la stragrande maggioranza dei partecipanti al concorso sceglierà la maschera più particolare, più bella. Io invece, che sono bastian contrario per natura, ho deciso di partecipare con la maschera forse più banale, ma ripresa nel modo più particolare possibile. D’altronde si premia bellezza della foto e non quella del costume. E’ un ritratto con il fish-eye: mi sono buttato in mezzo al gruppo mascherato e ho scattato quasi da terra. Questo ragazzo si è avvicinato per farsi fotografare ignaro del fatto che avessi montato un obbiettivo che avrebbe potuto distorcere il suo aspetto. E’ uscito fuori un ritratto ambientato che mi sembra piacevole, interessante e particolare.