San Marcello è un tipico esempio di chiesa cimiteriale, ma ha assunto questa funzione solo sul finire del 1500 in seguito alla costruzione della nuova chiesa di San Siro. Si pensa che fu edificata tra il 1000 e il 1025 ed è una delle più antiche strutture romaniche presenti in Piemonte.
A destra della chiesa si può ammirare (verbo non adatto alle persone facilmente impressionabili) un ossario con tantissimi resti umani, d’altronde siamo comunque all’interno di un cimitero. La costruzione dell’ossario, con affreschi sulle pareti, può essere datata all’inizio del seicento quando si iniziò a pensare alla zona come ad un’area cimiteriale; purtroppo è chiuso e per fotografare è necessario arrangiarsi fra le sbarre. Devo ammettere che l’ossario mancava su queste pagine. Le informazioni su Paruzzaro e sulla Chiesa di San Marcello le ho riprese da Rivista Savej. Seguite il link per leggere la storia completa di questo luogo davvero magico.
Il Santuario di Vicoforte, noto anche come basilica della Natività di Maria Santissima, è uno dei monumenti più importanti della provincia Granda ed è celebre per essere la cupola ellittica più grande del mondo (asse maggiore 37 metri, asse minore 25 metri). Da tempo avevo in testa l’idea di scattare qualche foto all’interno e domenica scorsa, di passaggio, ho deciso di dedicarle qualche minuto. Ero in realtà già stato ospite dell’inaugurazione del Magnificat nel 2015, ma mai mi ero fermato a fotografare la cupola dal basso. Purtroppo il tempo a mia disposizione era pochissimo, ma voglio e devo tornare: infatti -start- perchè voglio che questa sia una sorta di partenza, la prima foto vera che scatto alla straordinaria opera di Francesco Gallo
La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù si trova a Cuneo, a metà (circa) di Corso Nizza. E’ stata costruita a fine ‘800 ed esternamente è in stile neogotico: mi aveva sempre colpito per quell’aspetto un po’ particolare, l’avrei vista benissimo come ambientazione per un film dell’orrore. Il presbiterio è stato ristrutturato a inizio anni 2000 dagli architetti Paolo Mellano e Flavio Bruna e presenta un gusto decisamente moderno, bianco, minimale con inserti colorati molto vibranti. La mia idea di foto religiosa (in chiesa) è quasi sempre allo Zenit, ma in questo caso non avrebbe reso l’idea e ho preferito posizionare il treppiede a 45 gradi per riprendere le linee prospettiche verso l’alto e il bellissimo crocifisso colorato.
Sulla strada provinciale che collega Pinerolo a Carmagnola, fra Vigone e Pancalieri, non è difficile notare una strana gabbia ricoperta di piante. È una sorta di sarcofago, una rete metallica costruita attorno a quella che viene definita la Chiesa delle Tre Croci. La Chiesa è in avanzato stato di decomposizione, il tetto è parzialmente crollato, la natura ha preso il sopravvento e la struttura è destinata a crollare in tempi molto rapidi. L’entrata è complicata: si passa attraverso un piccolo buco nella rete che la circonda, quindi è necessario superare una specie di foresta amazzonica, e infine, quando si riesce finalmente ad entrare, si cammina su un tappeto di guano e carcasse di piccioni. Un’esperienza non proprio gradevole. I resti dell’altare sono ancora interessanti, ma anche di quello è rimasto pochissimo, giusto l’idea. Qualche foto veloce e poi fuori, che arriva il tramonto.