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La Chiesa del Santo Sudario (Albra)
POSTED ON 6 Ott 2022 IN Reportage     TAGS: church, drone

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Mi sono ritrovato quasi per caso ad Albra, una piccola borgata sopra Ormea, e ho subito notato la bellissima chiesetta in cima alla collina che sovrasta le case (quasi tutte disabitate). Sono salito, ma purtroppo di accesso per entrare nemmeno l’ombra. Sono tornato verso le case quando ho sentito un rumore e ho trovato Italo, un signore non più giovanissimo, l’ultimo abitante del paese. Dopo qualche parola di saluto e di presentazione gli ho chiesto se avesse informazioni su come poter visitare la chiesa: lui è entrato in casa e dopo qualche secondo è uscito con un enorme mazzo di chiavi; purtroppo le sue gambe non gli permettono più di camminare molto e mi ha chiesto di salire da solo. Quasi non ci credevo. Sono anche stato ulteriormente fortunato perché la domenica precedente si era celebrata l’unica funzione dell’anno e la chiesa era in condizioni praticamente perfette. Dentro è semplicemente meravigliosa, una perla rara, un insieme di reliquie, quadri, candelabri, statuine, ricordi, libri. Ho scoperto, dopo, che si chiama chiesa del Santo Sudario e risale al XVII secolo: sembra che qui sia passata la Sacra Sindone nel suo tragitto verso Torino. Ho chiuso con cura e ho riportato le chiavi al custode: grazie di cuore Italo.

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Madonna della Neve (Narbona)
POSTED ON 25 Set 2022 IN Reportage     TAGS: church

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La piccola chiesa di Narbona dedicata alla Madonna della Neve è una specie miracolo. Non sono in grado di spiegare con le parole le emozioni che ho provato quando ho varcato la soglia di questa atmosfera incredibile. Si arriva nel borgo abbandonato dopo una discreta camminata (ma comunque adatta a tutti) di circa un’oretta e quando si percepisce la presenza di Narbona è già tardi: intorno è tutto un cumulo di macerie, di pietre, di rovine, fra le quali si intuisce la presenza di abitazioni e, una volta, di vita umana. Ma dopo qualche passo si scorge la chiesa: è perfettamente intatta e sembra aspettare il mio arrivo. La porta è chiusa con una chiavistello artigianale e tutto sembra chiedere rispetto, ci sono due sedie di legno sotto il porticato ancora in buone condizioni. Quando entro mi vengono i brividi: dentro è bellissima come solo può esserlo una chiesa in semi stato di abbandono. Il soffitto è dipinto di un blu acceso, ci sono le panche perfettamente allineate, un crocefisso, dei fiori freschi sull’altare, dei quadri appesi alle pareti, la statuina della Madonna che mi osserva e controlla. E il libro degli ospiti da firmare con le testimonianze delle persone che mi hanno preceduto e che hanno provato le stesse identiche emozioni. Non so chi si prende cura di questa meraviglia, ma solo una cosa devo dirgli: GRAZIE.

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Il Santuario di Castelmagno
POSTED ON 24 Set 2022 IN Reportage     TAGS: monument, church, drone

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All’inizio dell’Estate, complice l’entusiasmo per l’arrivo della bella stagione, una domenica mattina ho deciso di alzarmi alle 5 e sono partito alla volta di Castelmagno. L’idea era quella di riuscire a fotografare il bellissimo Santuario dedicato a San Magno subito dopo l’alba per evitare la folla di pellegrini (e curiosi) che tutti i giorni visita il celebre luogo di culto. Impresa perfettamente riuscita: levataccia assurda, viaggio interminabile, ma alle 6 del mattino l’unica anima di fronte all’entrata del Santuario era il sottoscritto. Ho scattato con il grandangolo (sempre su treppiede) e con il drone per togliermi lo sfizio delle foto dall’alto. Temperatura esterna fresca e inferiore ai 10 gradi centigradi. Adesso mi piacerebbe tornare e riuscire a fotografare l’interno, che a quell’ora il Signore non si è degnato di aprirmi. Dormiva pure lui.

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Confraternita dei Battuti Neri
POSTED ON 19 Set 2022 IN Reportage     TAGS: church

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La Chiesa della Confraternita di San Giovanni Battista Decollato (definita anche dei Battuti Neri) si trova nel pieno centro di Carrù. La fondazione della Confraternita risale al 1616, mentre il rifacimento della Chiesa venne eseguito nella seconda metà del ‘700 ad opera dello scenografo/quadraturista Nicolao Dallamano, figlio di Giuseppe (non è un’informazione significativa, ma ho trovato ovunque questa discendenza e credo sia giusto riportarla). La definizione Battuti Neri deriva dal colore delle cappe dei membri della confraternita (nere appunto), il termine battuti invece perché durante le processioni si autoflagellavano. A Carrù esiste anche la confraternita dei Battuti Bianchi, all’incirca stesso periodo storico. Immagino dovesse essere un momento molto buio per il paese. L’interno della chiesa di San Giovanni Battista Decollato è qualcosa di meraviglioso e piange il cuore a pensare che al momento è utilizzata come semplice magazzino dalla parrocchia. Però è un gran bel magazzino, per certi versi scomodo, ma di lusso dal punto di vista estetico.

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Piccole Storie di Transilvania
POSTED ON 23 Lug 2022 IN Reportage     TAGS: urbex, church

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Per arrivare a questa piccola cappella (purtroppo non sono riuscito a reperire nessuna informazione) è necessario percorrere (a piedi) quasi 2000 metri. Si trova ai confini di un piccolo paesino del Piemonte, nascosta nella boscaglia, in stato di grande rovina e abbandono. Un vero peccato. Sull’altare sono appoggiati tre quadri, quasi delle icone, un po’ particolari. Un’arte diversa dal solito, con tratti molto spigolosi. Osservando con attenzione ho trovato, nascosti dietro l’altare e protetti con il cellophane, altri due quadri leggermente più grandi: sulla parte posteriore di tutti si trova una piccola etichetta adesiva, con un numero di protocollo e la dicitura Muzeul Etnografic al Transilvaniei, un museo che si trova a Cluji-Napoca in Romania, 100 anni di storia (quest’anno), uno dei più grandi e importanti del paese. Questo mi ha lasciato decisamente perplesso e non sono riuscito a darmi una spiegazione plausibile. Come sono arrivati questi quadri dalla Romania? Perché si trovano in una piccola cappella abbandonata? Cosa rappresentano? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Alla ricerca del tempo Impossibile
POSTED ON 10 Lug 2022 IN Reportage     TAGS: urbex, church

Alla ricerca del tempo impossibile  /01

La splendida chiesa di Santa Chiara si trova a Mondovì Piazza, in via della scuole. Fu progettata da Francesco Gallo e costruita fra il 1712 e il 1724; fece parte del convento delle monache clarisse fino al 1803, anno di soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone I. Passò alla confraternita delle monache Benedettine Cassinesi fino al 1867, dal 1928 al 1980 fu la chiesa delle scuole e del Convitto Civico, guidato dai Salesiani, nel 1981 fu sconsacrata e divenne proprietà del comune di Mondovì. È chiusa e lasciata al suo destino da circa 20 anni. Non ho certezza assoluta delle date, ma nei primi anni 2000 venne fatto costruire nell’edificio a fianco (nel frattempo diventato scuola di musica) un ascensore. Purtroppo la chiesa di Santa Chiara era già in condizioni precarie e in poco tempo l’umidità che saliva dalla tromba dell’ascensore (che si trova a stretto contatto con la parete sinistra della chiesa) porto al formarsi di una grossa crepa lungo la parete: non ci fu altra soluzione che decretare l’inagibilità e la chiusura a tempo indeterminato.

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