Fra le tante ragazze presenti al RomeCamp una è davvero riuscito a stregarmi. Non riesco a spiegarmi il motivo: la sua bellezza non è certo appariscente, però ha quel qualcosa, quel quid. Forse il fascino della telecamera (come d’altrocanto esiste il fascino del fotografo), forse l’aria dolce e trasognata, forse quel suo continuo parlare nel microfono. Non lo so, però sono riuscito a farla posare per qualche scatto un po’ estemporaneo, al limite dello scatto rubato. Non ho dovuto faticare molto per convincerla: ho usato la favolosa arma del ricatto. Eh si, in cambio le ho promesso che non avrei pubblicato una certa foto, compromettente. Lei ha dovuto cedere. Perforza. Le foto sono tutte scattate con ISO decisamente elevati (3200) e sono caratterizzate dal tipico effetto grana: è l’unico compromesso per ottenere foto decenti in luoghi pochi illuminati, senza l’utilizzo del flash.
Questo post è stato modificato il 16 Gennaio 2016. Purtroppo la qualità delle foto era davvero scadente (Canon 20D con 28-135) e gli ISO elevati hanno fatto il resto: ho eliminato le peggiori e migliorato, dove possibile, le altre. Ho lasciato solo queste 4, le meno peggio. Fanno parte di un percorso (che non rinnego) e di un periodo che ricordo sempre con affetto.