Difficilmente pubblico una serie di foto: anzi, questa è la prima in assoluto (forse la seconda). Ma queste sei immagini sono talmente ‘seriali‘ che mi sembrava proprio il caso di iniziare. E la buona notizia (poi dipende) è che le foto che ho scattato a Penelope sono tutte particolarmente belle: merito in piccola parte del fotografo e in grandissima parte di ‘Pepe’ che ha giocato davanti all’obbiettivo con una facilità, un simpatia ed un eleganza fuori dal comune, da grande e navigata top-model. Fotografare i bambini è sempre molto faticoso, complicato e non è difficile rischiare di perdere il controllo (soprattutto per i genitori): ci vuole molta pazienza. Ma è anche davvero tanto divertente.
C’è una differenza molto marcata fra fotografare un bambino molto piccolo (come Tommaso) e una bambina più grandicella come Gloria. E non problema di sesso. Il bambino piccolo rimane fermo, la bambina più grande tende a muoversi: per lei è un gioco (ma in effetti anche per me) e quindi si comporta in modo bizzarro. Scappa, corre, vuole i suoi giocattoli, si muove, si allontana dalle luci, si lamenta. Difficile. Il momento topico però è arrivato quando Gloria si è nascosta dietro il telo nero e ha iniziato a giocare a nascondino. Non è difficile capire che fotografare con la ‘modella’ dietro il telo è impresa impossibile; ma questo a Gloria non importava. E’ stato divertente (e faticoso).
La fotografia in studio è forse noiosa, priva di fascino, ripetitiva. A molti non piace, è poco emozionante dicono. Però garantisce grandi soddisfazioni e ottime fotografie. Quando si possono preparare le luci, decidere il tipo di foto, scegliere sfondo e accessori e chiedere al modello/a di posare per te il risultato è quasi sempre garantito. E poi Tommaso è stato meraviglioso e bellissimo: non ha protestato (solo un piccolo pianto) e ha obbedito alle nostre indicazioni come un piccolo Garibaldi in erba. E i risultati non si sono fatti attendere; ma con un modello così bravo era praticamente impossibile sbagliare. :)
Il piccolo Tommaso, la sua espressione divertita, un cappello a tema e un palloncino di colore rosso: mi è sembrata la foto più adatta all’occasione. Una foto in studio con sfondo nero e due Soft-Box posizionati lateralmente. E’ un Natale importante, austero, di speranza; e forse quest’anno gli auguri di tutti sono più sinceri e più sentiti del solito. E anche io mi unisco al coro con gli auguri più sinceri per un dolcissimo e felice Natale.
Queste foto risalgono a diversi anni fa. Era l’estate 2004. Il protagonista del servizio è mio nipote Giorgio appena uscito dall’acqua dopo una giornata trascorsa a giocare in spiaggia. Ho voluto riproporre queste immagini perché probabilmente sono i primi ritratti (degni di essere osservati) che ho scattato ad un bambino. Di queste foto mi piace la spontaneità di Giorgio e la sua voglia di giocare nonostante il fotografo e il piccolo set costruito da mia sorella con l’asciugamano blu. Tutto in famiglia: fotografo, modello, aiutante. ;-)