In questi giorni mi sto divertendo a inserire le mie foto su iPhoto. E’ un processo lungo ma interessante: si scoprono fotografie sottovalutate all’epoca dello scatto ma che il mio occhio, con il tempo, ha imparato a valutare in modo diverso. Ieri ho portato sul Mac qualcosa come 12.000 immagini: sembra un numero irrisorio ma il lavoro di importazione è molto lungo e molto stressante. Mi prendo delle pause, mi piace riscoprire vecchie immagini. E’ il caso di queste foto di Simona risalente al 2004. Ho provato a ritoccare qualcosa: luce, colori, imperfezioni, inquadratura. Esperimento riuscito. Le nuove versioni sono nettamente superiori all’originale.
Ho visto tante ragazze e fotografato moltissime modelle. Ma è da quel giorno di Agosto 2004 che sono alla ricerca di due occhi belli come quelli di Paola e, sino ad oggi, questa ricerca è assolutamente infruttuosa. Devo scoprire dove Paola ha trovato quell’azzurro. A Imperia non è in vendita. ;-)
Ho conosciuto Valentina quasi casualmente, come spesso accade, navigando in rete. Ero alla ricerca di un gruppo imperiese di musica heavy-metal e, misteri del web, mi sono imbattuto nella sua vena pop. Valentina ha 22 anni, Imperiese, una passione smisurata per la musica, che coltiva da quando era piccola, e una bellissima voce. Vellutata mi piace definirla. Nel 2007 ha raggiunto la semifinale a SanremoLab con la canzone “A casa di Andrea”. Il suo genere musicale preferito è il soul, non a caso adora Alicia Keys, Antonella Ruggiero, Aretha Franklin e Beyoncè. “Ci sono delle canzoni delle quali non mi stancherei mai, quelle dei Queen, la voce di Freddie è la prima in assoluto secondo me, sia come timbro sia in espressività”. Ho contattato Valentina via mail e le ho chiesto di posare per me, qualche scatto di ritratto ambientato; al Parasio. Valentina si è prestata molto volentieri, è stata anche dolce ed elegante, come la sua voce. Adesso qualche foto e una splendida voce: Valentina Carenzo interpreta ‘Donna’, di Mia Martini.
Imperia è città di mare, di sole e di vento. Tre parole che coincidono spesso e volentieri con vela. Venerdì scorso ho avuto la fortuna di scortare un bellissimo veliero d’epoca, un brigantino del 1902, Spirit of Chemainus. In realtà si tratta di una replica costruita nel 1985 ma il fascino dei primi del secolo è davvero immutato. Le condizioni meteo erano strepitose: mare calmo, vento ma non troppo, sole da ‘annuncio estate’. Le mie condizioni di stabilità invece non erano delle migliori; il gommone non è certo il mezzo più sicuro e tranquillo per scattare foto. Sono comunque riuscito ad immortalare le vele e l’equipaggio, purtroppo le foto controsole sono quasi tutte macchiate dalle gocce di mare che si sono depositate giocoforza sull’obbiettivo. Dopo il ritorno sulla terra ferma mi sono visto costretto a ripulire molto accuratamente tutta la mia attrezzatura fotografica; il sale è il nemico numero uno. Visto che si parla di fotografia in mare voglio lasciare qualche piccolo consiglio a chi per la prima volta prova questa esperienza: piccoli suggerimenti per evitare guai. Portate sempre con voi almeno due sacchetti di nylon e qualche elastico di diverse dimensioni: in caso di schizzi sono un’ottima protezione per la macchinafoto. Non dimenticate anche una bottiglia di acqua pulita, qualche salvietta umidificata e uno straccetto da tenere in tasca; sono fondementali per togliere li schizzi di acqua salata dalla nostra apparecchiatura. Gli schizzi sarebbe comunque meglio evitarli. A tal proposito il mio consiglio è quello di cercare una posizione a poppa, è più sicura; si parla ovviamente di imbarcazioni veloci e piccole come gommoni e motoscafi che sono l’ideale per muoversi intorno al nostro obbiettivo. Tutti questi consigli vengono da esperienza diretta: io mi sono seduto a prua, ho preso un sacco di schizzi, mi sono spostato visto che non avevo con me nessun tipo di protezione e comunque non sono riuscito a togliere le gocce dall’obbiettivo perchè non avevo niente per pulire… :)
Martedì sera, incuriosito, ho fotografato i Neuroticc.o.l, un gruppo rock, molto rock, molto metal, di Imperia. Pensavo di trovare l’ennesimo clone dei Metallica e invece il loro genere è davvero particolare. Ho subito avuto l’idea dei Rage Against the Machine e questa mia idea mi è stata confermata da Dario, cantante del gruppo: a lui piace molto il crossover, il freestyle; ed in effetti il suo modo di interpretare i pezzi mi ha ricordato molto quello di Zack de la Rocha frontman e voce dei RATM. Fra le oltre cento foto che ho scattato ho scelto questo primo piano del cantante: di questa immagine mi piacciono la grinta e la voglia di gridare dentro al microfono.