Al complesso monumentale di San Francesco di Cuneo sono esposte 5 meravigliose pale d’altare di tre grandi maestri del rinascimento veneto: Tiziano Vecellio, Jacopo Robusti detto il Tintoretto e Paolo Caliari detto il Veronese. La mostra, a cura di don Gianmatteo Caputo e di Giovanni Carlo Federico Villa con il supporto organizzativo di MondoMostre, è allestita in modo elegante, maestoso e completo, è un progetto espositivo di Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo ed è completamente gratuita. Assolutamente da visitare.
Fotografare è consentito, senza treppiede, ma complicato date le condizioni di luce: ho scattato in manuale a tuttaapertura (f/2.8), impostando 1/80 di secondo (forse sfruttando la stabilizzazione avrei potuto osare di più, ma ho preferito non rischiare) e 800 ISO. Non volevo riprodurre il catalogo della mostra, mi interessava però che le opere fossero ben visibili e nitide senza cercare svolazzi ed eventuali velleità artistiche.
La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù si trova a Cuneo, a metà (circa) di Corso Nizza. E’ stata costruita a fine ‘800 ed esternamente è in stile neogotico: mi aveva sempre colpito per quell’aspetto un po’ particolare, l’avrei vista benissimo come ambientazione per un film dell’orrore. Il presbiterio è stato ristrutturato a inizio anni 2000 dagli architetti Paolo Mellano e Flavio Bruna e presenta un gusto decisamente moderno, bianco, minimale con inserti colorati molto vibranti. La mia idea di foto religiosa (in chiesa) è quasi sempre allo Zenit, ma in questo caso non avrebbe reso l’idea e ho preferito posizionare il treppiede a 45 gradi per riprendere le linee prospettiche verso l’alto e il bellissimo crocifisso colorato.
Siamo ormai vicini all’inverno e io torno a parlare della Giornate FAI di Primavera. Mi sembra giusto, anche se sono costretto a tornare indietro nel tempo sino al marzo scorso: questo perché, insieme alla delegazione del Fondo per l’ambiente Italiano (del quale sono socio), ho visitato la meravigliosa Villa Parea a Cuneo. Sinceramente non ero nemmeno a conoscenza dell’esistenza di questa villa, inserita perfettamente nel contesto urbano della città, e non sapevo cosa aspettarmi, anche perché sul web non si trova praticamente nulla di veramente esplicativo.
Durante la visita abbiamo scoperto un mondo pazzesco di stucchi, pitture, arte. Ad accompagnarci sono stati gli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti del Liceo Classico e Scientifico “Pellico-Peano”, appositamente formati e davvero molto bravi. Con loro due suore che ci hanno raccontato la vita all’interno del palazzo e aggiunto qualche doverosa correzione. Mi fa sempre strano scoprire che dietro casa esistono luoghi bellissimi senza che io ne sia a conoscenza.
A Cuneo l’Oktoberfest è diventata quasi un rito, la capitale della Granda diventa, a cavallo fra settembre e ottobre in concomitanza con la celebre festa di Germania, la città più tedesca d’Italia. E per due settimane il tendone della Paulaner viene preso d’assalto (non voglio dire inesattezze ma mi credo contenga circa 1000 persone) da bevitori provenienti da tutta Italia. Anche quest’anno (dopo due anni di pausa) ho fotografo l’evento Oktoberfest/Idroterm con quasi 300 invitati alla festa più esclusiva dell’intera manifestazione: un tourbillon di foto, birra e brindisi che quest’anno, sul palco centrale, ha festeggiato i 50 anni di attività dell’azienda. E io mi sono divertito a fotografare gli ospiti (quasi esclusivamente idraulici) nelle espressioni più divertenti e insolite. Ho scelto un breve resoconto per non tediare, diciamo le foto più interessanti che mi sono capitate alla prima veloce occhiata, evitando di pubblicare le celebri kellerine (che in realtà non ho nemmeno preso in considerazione visto il focus dell’evento). Per gli amanti delle statistiche ho bevuto solo 2 litri di birra (il boccale che vedete nelle foto è da litro): diciamo per confondermi. Prosit e ci vediamo al prossimo anno.