Questa mattina, mentre andavo al lavoro in direzione Mondovì, mi sono accorto subito che la luce era diversa dal solito. C’era qualcosa nell’aria, il cielo era davvero intrigante e i raggi del sole che filtravano attraverso le nuvole rendevano l’atmosfera molto particolare. Avevo con me solo il 100mm macro: sarebbe dovuto bastare, anzi, sarebbe stato quasi perfetto. Appena arrivato al lavoro, con qualche minuto di anticipo, mi sono catapultato sul tetto per cercare la solita immagine di Mondovì Piazza. Purtroppo la bellezza estetica della luce aveva già raggiunto la punta massima ed era ormai in parabola discendente; ho scattato ugualmente a mano libera (non avevo tempo per il treppiede) con apertura f/5 e un tempo di 1/80. Certamente non quel che si può definire uno scatto eccezionale, ma comunque qualcosa da conservare. È anche uno Ius Primae Fotis, la prima foto pubblicata con il nuovo Canon RF 100mm f/2.8 L MACRO IS USM (sembra davvero nitido come dicono); spero che la prossima appartenga alla categoria Macro.
Iniziamo subito con il dire che non mi aspettavo di essere circondato da decine di bambini festanti (e urlanti); ma avrei dovuto intuirlo perché la storia di Hercules è mito, leggenda, fantasia, è anche un cartone animato Disney, di domenica pomeriggio: ecco, qualche avvisaglia a dire il vero c’era. Lo spettacolo è stato divertente con picchi di entusiasmo alle apparizioni del simpatico Pegaso, il mitico cavallo alato di Ercole (addirittura ovazione ai saluti finali), ed è stato applaudito anche dagli adulti. Io mi sono divertito e ho apprezzato molto i personaggi maschili che hanno accompagnato l’eroe: Filottete (come ha fatto ad indossare quelle calzature per tutto lo spettacolo rimane un mistero) e Ade, semplicemente perfetti nella loro caratterizzazione. È chiaro che la sceneggiatura viene ricondotta al classico Disney del 1997 e ne ripete fedelmente la trama (e immagino anche qualche battuta, ma ammetto di non aver mai visto il film). Concludo la prima parte del post con i complimenti, sinceri e doverosi, alla compagnia Once upon a time di Carrù: sono giovani, bravi e hanno una passione per il teatro e la recitazione quasi commovente: mi sono piaciuti tantissimo, sia nel backstage che sul palco, e non voglio aggiungere altro per non cadere nella retorica.