PHOTOSNEVERSLEEP di SAMUELE SILVA - Fotografia Urbex, Ritratto e Reportage

Statuto @ Piazza Virginio

POSTED ON 27 Apr 2017 IN Concert     TAGS: ska, silver

Statuto #01

Per il concerto degli Statuto di lunedì scorso ho sicuramente battuto qualche record. Sono uscito di casa alle 22.35, ho iniziato a scattare alle 22.54. Ho bruciato 808 foto in circa 35 minuti. Alle 23.50 ero a casa. Concerto bellissimo dal punto di vista musicale, oSkar è un fenomeno. Sempre detto. Purtroppo dal punto di vista fotografico la situazione era qualcosa peggio che disastrosa: palazzi dietro, palco bruttino, luci inadeguate, totalmente inadeguate. Un faro rosso, un faro blu ed un faro verde. In quest’ordine e nient’altro. La scelta del monocromatico, che generalmente non mi appartiene per questo genere di fotografia, è stata quasi obbligata. Credo comunque di aver salvato qualcosa, delle 808 foto scattate ne sono rimaste 126; e sono riuscito ad ascoltare ‘Balla’. ;-)

Statuto #04Statuto #07Statuto #02

Statuto #05Statuto #03Statuto #06Statuto #08

Il tradizionale concerto per l’anniversario della Liberazione, in piazza Virginio a Cuneo, ha visto come protagonista la celebre band piemontese degli Statuto. Non credo che oSKAr e compagni abbiano bisogno di molte presentazioni: anche ieri sera hanno suonato i loro grandi successi come ‘Balla’ e ‘Qui non c’è il mare’ e presentato il nuovo album Zighidà 25, uscito da pochissimi giorni, che celebra la storia della band. Purtroppo l’accoglienza del pubblico cuneese non è stata delle migliori: tanta gente, ma ambiente decisamente freddo. OSKAr ha provato in tutti i modi ad accendere la platea, ma i suoi sforzi si sono rivelati inutili: è riuscito a coinvolgere solo i bambini presenti che si sono divertiti a ballare sotto il palco. Certo, le sedie (in gran parte vuote) non hanno aiutato a scaldare l’atmosfera; e gli Statuto non sono un gruppo da ascoltare seduti. Peccato.

Monumento alla resistenza

POSTED ON 25 Apr 2017 IN Landmark     TAGS: art, longexposure, tripod

Monumento alla resistenza

Questa è una foto didascalica, potrebbe trovare posto nella guida di Cuneo per turisti. Non ha nessuna pretesa di essere artistica, anzi, vuole solo essere un ricordo, una memoria. Non sono mai riuscito, su queste pagine, a celebrare una data importante come il 25 Aprile e oggi pongo rimedio a questo mancanza; perché questa data ha un profondo ed importante significato e credo che il monumento alla resistenza, che si trova nel parco omonimo di Cuneo, sia il modo migliore per non dimenticare mai chi ha combattuto, anche a costo della vita, per la nostra libertà. Da un certo punto di vista sono decisamente revisionista e la storia ci arriva tramandata, quasi sempre, dai vincitori. Davanti c’è un filtro e non è tutto nero oppure tutto bianco, in mezzo trovano spazio delle sfumature di grigio e tanti altri colori; sono stati commessi errori e per capire la storia bisogna viverla e non commentarla a posteriori. Ma il 25 Aprile si dimentica tutto e nel mio mondo significa una sola cosa: la possibilità di vivere liberi>. Non dimentichiamolo mai.

Il Monumento alla Resistenza è un’opera realizzata da Umberto Mastroianni in memoria dei partigiani caduti. Per la realizzazione dell’opera ci vollero cinque anni, dal 1964 al 1969, fu inaugurato alla presenza di Sandro Pertini, che vi ritornò quando fu Presidente della Repubblica. Si trova all’interno del parco omonimo che si affaccia sul Viale degli Angeli all’altezza di Corso Dante. E’ un’opera di notevoli dimensioni (20 metri x 17) realizzata interamente in bronzo e rappresenta uno dei simboli della città di Cuneo.

La casa delle Bambole

POSTED ON 18 Apr 2017 IN Reportage     TAGS: URBEX

La Casa delle Bambole #02

La Casa delle Bambole è una villa abbandonata, a poca distanza da Cuneo. Ha un aspetto decisamente spettrale. E’ stata lasciata al suo destino da pochi anni, ma nell’ultimo periodo i vandali sono riusciti a distruggerla quasi completamente: in piedi non è rimasto praticamente più nulla. Quando si arriva all’entrata la vista è agghiacciante, stile villa dei fantasmi.

L’atmosfera è cupa. Appena varcata la porta (spalancata) si notano una scala e diverse scritte (sempre le solite stupidate) sui muri. Nella stanza di sinistra è rimasto un pianoforte, almeno quel che ne resta, il bagno ha ancora le ceramiche intatte: ed è una specie di notizia. Le stanze sono in disordine, ovvio, tutto quanto custodito nei pochi armadi rimasti è rovesciato per terra: libri, vestiti, oggetti di qualsiasi tipo. Quando si sale in mansarda l’atmosfera, se possibile, peggiora: dopo aver percorso una scala a chiocciola, al buio, la prima cosa che si intravede è una bambola dai capelli rosa che ti guarda. Un po’ di brividi scorrono lungo la schiena, sembra di essere nel più classico dei film dell’orrore. Dalla mansarda, attraverso una ulteriore scala, si arriva in cima alla torre dal quale si domina tutta la valle.

Ho scattato tutto quel che potevo velocemente, forse troppo, e sono uscito in tempo record: quel misto di paura e adrenalina tipico di certe esplorazioni urbane era arrivato al mio limite consentito. Se le notizie che mi arrivano sono vere la casa adesso è all’asta; spero si possa trovare in tempi brevi un nuovo proprietario che riesca a portare a nuova vita questa bellissima villa che, allo stato attuale delle cose, è in piena decadenza. Ed è un vero peccato.

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What’s the Story?

POSTED ON 16 Mar 2017 IN Portrait     TAGS: baby, silver, wideaperture, lordoftherings

What's the story?

Questa sera affronterò un interessante incontro dedicato alla fotografia. Il tema sarà: “Raccontare una storia”. E’ un tema importante perché credo che la fotografia debba sempre raccontare qualcosa; ci possono essere storie complesse e storie semplici ed il numero di foto che compongono queste storie può essere variabile da 1 ad infinito (forse ho esagerato). E’ chiaro che minore è il numero di foto e maggiore sarà l’impatto emotivo iniziale. Può bastare anche una sola immagine, certo, però questa immagine deve avere una forza particolare e non è sempre è facile sintetizzare. Io ho scelto una storia semplice, lineare, minimale. Direi un classico per bambini. E ho scelto di utilizzare il mosaico perché credo che il colpo d’occhio iniziale sia più importante rispetto ad una sequenza di immagini. Quando ho scattato l’ultima foto ho pensato a Joker, il supercattivo di Batman, ma direi che il paragone è un po’ azzardato.

A passeggio

POSTED ON 12 Mar 2017 IN Street     TAGS: silver, wideaperture

A passeggio

Stop looking for happiness

POSTED ON 2 Mar 2017 IN Portrait     TAGS: model, 50ne, river

Stop looking for happiness

Smettila di cercare la felicità nello stesso posto in cui l’hai persa.