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La Villa del Cattolico
POSTED ON 26 Nov 2024 IN Reportage     TAGS: URBEX

La Villa del Cattolico /22

In questa esplorazione solitaria (si, mi capita anche di viaggiare da solo) ho provato un senso di rabbia e di vuoto. La Villa del Cattolico è un piccolo scrigno immobile, una capsula del tempo: in questa villa le stanze sono perfette, ci sono i ricordi di una vita e tutto sembra essere rimasto come l’ultimo giorno. Eppure manca qualcosa, manca una bandiera italiana. Nella stanza con il quadro, sulla poltrona d’angolo, era appoggiato un tricolore sgualcito, con i colori un po’ appassiti; ma quando sono arrivato io (e non era passato molto tempo) quella bandiera era sparita, portata via da qualcuno. È la sensazione è di fastidio, come nella Villa del Levriero sparito, ma perché?

Nel mondo urbex, come capita sempre, i nomi di questa location sono tanti e variegati. La Villa del Paesaggista è una definizione diffusa, ma ho letto anche il gioco di parole dei ricordi dimenticati (che se sono dimenticati difficile possano essere ricordi). Io ho preferito scegliere qualcosa di più classico: fra queste pareti vivevano sicuramente delle persone molto religiose, con un importante culto della Madonna. Ho trovato immagini sacre in quasi tutte le stanze, una moneta di Giovanni Paolo II, foto di angeli e suore, un paio di rosari, una copia dell’Avvenire, Gesù Maestro, un libro dedicato alla Regina del Monteregale e il settimanale dei cattolici: Il Risveglio. E il gioco diventa fisiologico, quasi naturale: la Villa del Cattolico.

Un’altra curiosità che mi piace ricordare di questa esplorazione sono le modalità di accesso, perché sono state un po’ laboriose. Non troppo distante dalla Villa c’è il bar del paese e il paese è davvero piccolo: uno straniero, con zaino vistoso, non passa inosservato; e infatti gli astanti mi guardavano incuriositi. Ho simulato un certo interesse per il parco cittadino, bruttino a dire il vero, ma comunque i clienti del bar (era il 15 agosto) non avevano nessuna intenzione di entrare all’interno, maledetti fumatori, l’aria condizionata da queste parti non dev’essere ancora arrivata. Dopo una ventina di minuti la zona si è liberata e sono riuscito a passare inosservato, mi sono avvicinato all’entrata della villa (è tutto spalancato), ma quando ero pronto ad infilarmi nel giardino, da una via laterale spunta un trattore (è zona bucolica). Fischiettando sono andato dritto e ho superato la casa guardando con la coda dell’occhio il contadino con il suo mezzo pesante. Quando è partito nella direzione opposta ho fatto rapidamente marcia indietro e sono entrato furtivo nel giardino. Quando si esplora in solitudine si riesce a passare inosservati, a dare meno nell’occhio (nessuno ti nota), ma il rovescio della medaglia è un maggiore stato d’ansia. I rumori sono più fastidiosi.

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Xmas is coming
POSTED ON 25 Nov 2024 IN Details     TAGS: EVENT, Xmas

Conto alla rovescia /01Conto alla rovescia /02

Il Natale quando arriva arriva
– Renato Pozzetto

Flashmob contro la violenza sulle donne
POSTED ON 25 Nov 2024 IN Performing Arts     TAGS: EVENT

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Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. È stato scelto il 25 novembre per ricordare l’assassinio delle sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa), successivamente chiamate anche Las Mariposas, per ordine del dittatore della Repubblica Dominicana (che all’epoca non era ancora Repubblica) Rafael Trujillo. Ieri pomeriggio a Carrù, una collaborazione fra l’Associazione dei Commercianti e la ASD Carrù Twirling, ha portato in scena un bellissimo Flashmob proprio per celebrare il 25 novembre.

È ora di dire basta! Scendiamo in piazza e balliamo per celebrare la giornata contro la violenza sulle donne.

Io passavo da quelle parti e mi sono prestato volentieri a fotografare l’evento. Prima ho girato per i mercatini di Natale (manca un mese), poi dopo lo zucchero filato, qualche foto, un vin brulé e una cioccolata calda rigorosamente con panna, sono andato in piazza per assistere al flashmob. Ho scattato con il grandangolo e il 50mm sempre con diaframma molto aperto e ISO alti per evitare il mosso (il sole iniziava a calare e la piazza non è molto luminosa). Ho selezionato 29 foto e ovviamente, come vuole la giornata, il rosso è il colore dominante.

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Vecchia scuola -Minutera Itinerante-
POSTED ON 24 Nov 2024 IN Portrait, Performing Arts, Street     TAGS: EVENT

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C’è questo amico che da qualche tempo è diventato un fotografo di strada itinerante, con la sua macchina analogica, a forma di parallelepipedo, gira le piazze, le feste, gli eventi e ritrae ai sali d’argento le persone che riescono a rimanere ferme davanti al suo obbiettivo (Nkkor W 210mm f/5.6) per almeno due secondi (la carta fotografica è addirittura 3 ISO). Questo genere si definisce Fotografia Minutera, lui si chiama Massimo Dadone, ed è un vero appassionato di fotografia vintage (che non passa mai di moda); spiega ai bambini (ma anche agli adulti) la sua magia e forse, per chi non conosce il processo che permette di scrivere con la luce, è davvero una magia. Oggi pomeriggio l’ho incontrato ai mercatini di Natale di Carrù mentre fotografava la presidente di MondovìPhoto. Non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di raccontare una bella storia.

La fotografia che stai portando a casa e che conserverai con cura è denominata analogica ed è stampata su una carta ai sali d’argento. Trattasi di un vero e proprio gioiello, non solo per il contenuto in metallo prezioso, ma anche per la rarità dei fotografi ancora in grado di padroneggiare questo antico processo.
Lucchetti, vetrate e porte chiuse
POSTED ON 24 Nov 2024 IN Reportage     TAGS: URBEX

Lucchetti, porte chiuse e vetrate /01

Nel suo post Lorena ha limitato la descrizione a lucchetti e porte chiuse, io preferisco anche aggiungere vetrate perché è vero che il concetto di base di questa esplorazione è un altro (cioè il lucchetto che ci ha impedito di entrare), ma è anche importante evidenziare che le foto sono dedicate alle bellissime vetrate che si presentano lungo la scala che porta alla presunta villa abbandonata. Non sempre quando si trova un urbex (è un modo molto giovane di indicare i luoghi abbandonati) è possibile visitarlo: molte volte sono chiusi, sono proprietà privata ed esiste un proprietario che controlla: in poche parole non sono realmente abbandonati (anche se magari sembra). Nel caso si prende atto della situazione e si abbandona l’idea di infiltrarsi.

L’amore è come un lucchetto… devi trovare la chiave giusta.
– Myriam Filteau

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Ogni ragnatela ha un ragno in colpa
POSTED ON 22 Nov 2024 IN Reportage     TAGS: URBEX

Ogni ragnatela ha un ragno in colpa /11

Quando sono in giro mi capita (sovente e volentieri) di segnare posizioni interessanti con l’idea di tornare a controllare. Questa casa abbandonata era un pin che avevo inserito da tempo nella mia mappa personale; e quando ho visto le immagini e sono riuscito a collegarle alle coordinate ho pensato ad alta voce: “Ma focca la bindella“; avevo scoperto una location interessante e mi ero bruciato l’occasione di entrarci per primo. Che poi non è che sia questa meraviglia assoluta, ma presenta spunti -soprattutto fotografici- molto interessanti.

Ogni ragnatela ha un ragno in colpa.
– Alda Merini

Ci sono andato una prima volta l’anno scorso, poi sono tornato con alcuni amici francesi e nulla da fare: totalmente blindata e chiusa. Adesso ho scoperto che qualcuno ha pensato di renderla nuovamente fruibile al grande pubblico urbex: purtroppo il secondo piano è molto pericolante e l’esplorazione potrebbe riservare brutte sorprese. Mi raccomando fare molta attenzione e piedi di piombo (sempre in urbex)(è un modo di dire). Il nome è un omaggio ad Alda Merini (sempre nel cuore): l’ho pedissequamente copiato per dare universalità e perché la quantità di ragnatele in questa villa è talmente grande che almeno un riferimento era necessario; non c’è un angolo che non sia stato esplorato e controllato da un ragno.

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