Ieri pomeriggio, nella splendida cornice della Chiesa della Missione, ho assistito al concerto per il Santissimo Natale: Jubilate Deo Salutari Nostro. L’orchestra Barocca dell’Academia Montis Regalis, con la magistrale direzione di Chiara Cattani, ha eseguito la terza Sinfonia di Giovanni Battista Martini, il Concerto in re maggiore per clavicembalo, archi e basso continuo di Giovanni Marco Rutini, la sinfonia in mi maggiore di Giuseppe Sarti, il divertimento in fa maggiore k 138 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Magnificat a quattro voci e archi di Luigi Antonio Sabbatini.
Come sempre capita in queste occasioni la luce era scarsa, le possibilità di muoversi decisamente limitate –non dare fastidio è il primo comandamento– e giocoforza mi sono limitato a poche immagini con il tele e tanto rumore (inteso come digitale). Le immagini sono praticamente SOOC, nessun ritocco in post se non qualche lieve ritaglio (crop). Uscendo ho montato il grandangolo e ho scattato qualche foto d’insieme: la chiesa della Missione era gremita, tante persone in piedi in fondo alla navata a santificare il successo dell’iniziativa (era gratuita ovviamente). Per dare un tono giornalistico al tutto ho inserito anche le foto delle autorità, in fondo, per non disturbare.
Nel periodo natalizio Mondovì si colora di circo e nel piazzale Giardini, meglio noto come dei Ravanet, è possibile ammirare il Vertigo Christmas Festival. Un evento che conta sette spettacoli di circo contemporaneo con artisti provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Croazia, Finlandia, Grecia, Argentina, Messico e Brasile. D’altronde nella città monregalese la tradizione del circo è molto sentita, nel 2027 la Cittadella diventerà un polo importante dell’arte circense e l’Accademia Cirko Vertigo è attiva da tempo a Mondovì con eventi, workshop, spettacoli.
Ammetto che sono andato per fotografare, ma non pensavo di divertirmi così tanto: Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori sono tre artisti che posso definire, senza ombra di dubbio, straordinari: comicità, musica, giocoleria, acrobazia, tutto insieme per un’ora di divertimento e magia. Fra il pubblico un bambino sghignazzava in modo incredibile (bellissimo), e devo ammettere che anche il sottoscritto ha fatto molta fatica a non cedere alla tentazione di posare la macchina.foto per ammirare con maggiore attenzione le gesta dei tre clown in pista (ma non posso, è più forte di me). Purtroppo le immagini riescono a rendere solo in parte la bellezza dello spettacolo, e un po’ mi dispiace, ma posso considerarlo come uno spot pubblicitario; se trovate in programma Clown in Libertà non esitate a comprare il biglietto, vale per tutti: da 0 a 99 anni.